Siamo 375 donne, tutte hanno perso figli o mariti in mare. Ho avuto l’idea di riunire tutte le donne vittime dell’immigrazione irregolare, abbiamo iniziato a parlare e la nostra voce è stata ascoltata. Vogliamo dimostrare che la donna può portare un cambiamento positivo su questi temi.
Yayi Bayam Diouf, è una donna che, nel 2017, ha perso il figlio, partito dalle coste del Senegal, insieme ad altri 81 ragazzi, su una piroga artigianale.
Al largo delle isole Canarie sono annegati a causa di un’onda assassina.
Da quella tragedia, la donna ha trovato la forza per rialzarsi e fondare un’associazione di cui è la presidente, il Collettivo delle Donne per la Lotta contro l’Emigrazione Clandestina.
Insieme a altre associazioni umanitarie, hanno organizzato corsi di formazione professionale e ottenuto finanziamenti per avviare delle microimprese, tutte azioni mirate a scoraggiare l’emigrazione e soprattutto quella clandestina.