«Se voi, uomini ashanti, non volete andare avanti, allora ci penseremo noi donne. Lotteremo contro i bianchi finché sul campo di battaglia non cada l’ultima di noi».
Yaa Asantewaa, regina di Ejisu (nell’odierno Ghana), si oppose agli inglesi, distintisi per brutalità intollerabili e l’imposizione di onerose tasse, giunti anche a esigere la consegna dello Sgabello d’Oro, simbolo del potere ashanti.
Per quasi tre mesi Yaa Asantewaa ha guidato l’assedio al forte di Kumasi, prima che le truppe coloniali riuscissero ad avere la meglio.
Yaa Asantewaa, regina madre di Ejisu, nell’impero Ashanti, che oggi fa parte del Ghana, è stata animatrice della resistenza anticoloniale agli inizi del ‘900.
Dopo la deportazione del re Prempeh I, il governatore britannico della Costa d’Oro Frederick Hodgson richiese lo Sgabello d’Oro, simbolo dell’impero Ashanti.
Yaa Asantewaa pronunciò il suo famoso discorso:
“Ho visto che alcuni di voi hanno paura di andare a combattere per il nostro re. Nei tempi gloriosi, i vari capi delle frazioni dell’impero non avrebbero mai lasciato agli stranieri portare via il loro re senza sparare un colpo.
Nessun uomo bianco si sarebbe permesso di rivolgersi al re degli Ashanti come il governatore britannico ha fatto con voi questa mattina. È quindi vero che il coraggio degli Ashanti è sparito? Io non ci posso credere! Non può essere così!
Mi sento in dovere di dire questo: se voi uomini Ashanti non vi metterete in prima linea, allora lo farò io! Chiamerò alla raccolta le mie sorelle Ashanti e combatteremo i bianchi. Combatteremo finché l’ultima di noi cadrà sul campo di battaglia”.
Yaa Asantewaa assunse, quindi, un ruolo centrale nell’organizzazione della rivolta, repressa a fatica dagli inglesi. Venne poi catturata e mandata in esilio alle isole Seychelles, dove trascorse oltre vent’anni, morendo forse novantenne.
La ribellione rappresentò la battaglia finale anglo-ashanti e vide la vittoria inglese, che portò l’impero Ashanti sotto il protettorato della corona britannica.
Yaa Asantewaa morì in esilio il 17 ottobre 1921.
Il sogno di libertà dalle leggi britanniche di Yaa Asantewaa venne realizzato il 6 marzo 1957 con la dichiarazione d’indipendenza e l’unione con il Ghana.
Yaa Asantewaa è rimasta nella storia come la donna che combatté per la libertà della sua nazione.
Venerata come eroina del Ghana, è divenuta, anche nelle Americhe, un popolarissimo simbolo della resistenza più generale del mondo africano e nero all’oppressione coloniale.
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