Whitney Huston, The Voice, è stata una formidabile cantante statunitense. Un successo planetario e una vita ricca di problemi e sofferenza.
Con le sue canzoni ha dominato le classifiche mondiali, la sua enorme fama, negli anni ’80, ha permesso l’apertura di mercati, fino ad allora, preclusi alle cantanti nere.
È stata una delle donne di maggior successo discografico, oltre 200 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Nel 2006 il Guinness dei Primati l’ha dichiarata “l’artista più premiata e famosa di tutti i tempi“.
Ha vinto 6 Grammy Award e 22 American Music Awards, è stata la prima e unica artista ad avere 12 brani contemporaneamente nella classifica britannica. Alla 34ª posizione nella lista dei 100 cantanti più grandi di tutti i tempi della rivista Rolling Stone.
Nata il 9 agosto 1963 a Newark, nel New Jersey, Whitney Elizabeth Houston aveva ereditato la sua grande voce dalla madre Cissy, cantante gospel.
A 11 anni è diventata solista del coro della New Hope Baptist Church. Prematuramente a contatto con il palcoscenico e l’ambiente musicale, seguiva spesso la madre nei locali in cui si esibiva, talvolta duettando con lei. A 14 anni le offrirono il primo contratto discografico, che venne rifiutato per consentirle di continuare gli studi.
Aveva 15 anni, nel 1978 quando ha cantato, come voce di sottofondo, nel singolo di Chaka Khan I’m Every Woman, canzone che in seguito sarebbe diventata un successo per il suo album colonna sonora campione di vendite Guardia del corpo.
Nei primi anni 1980, incominciò a lavorare come modella dopo che un fotografo la vide cantare al Carnegie Hall con la madre. La sua carriera iniziò formalmente nel 1981, subito dopo il diploma. È stata sulle copertine di tutte le più importanti riviste statunitensi.
Il suo album d’esordio è stato Whitney Houston, del 1985 , primo in classifica per 14 settimane consecutive, entrato nel Guinnes dei Primati come l’album più venduto di una cantante esordiente.
Due anni dopo è uscito il secondo album, Whitney, anticipato dalla hit I Wanna Dance With Somebody, un successo mondiale.
Nel 1988 ha inciso One Moment in Time, diventato l’inno delle Olimpiadi di Seul.
Nel 1992 ha debuttato al cinema con The Bodyguard con Kevin Costner, la storia di una cantante che subisce delle minacce e che per questo assolda una guardia del corpo, di cui si innamora. Il film divenne subito un cult e Whitney Houston toccò l’apice del suo successo Oltre a recitare, ha interpretato sei brani della colonna sonora, tra cui il I Will Always Love You che ha venduto 16 milioni di copie nel mondo, diventando il suo successo più conosciuto e ricordato che l’ha consacrata definitivamente come stella della musica internazionale
Ha recitato anche in una decina di altri film e varie sit-com, oltre ad aver partecipato a numerose colonne sonore.
Il suo equilibrio psichico iniziò a vacillare sotto il peso della fama, subendo in poco tempo una metamorfosi importante. La sua vita è stata completamente stravolta quando ha conosciuto Bobby Brown, cantante R&B che ha sposato nel 1992, mettendosi contro tutte le persone che le volevano bene.
Lui aveva alle spalle precedenti penali e gravi problemi di tossicodipendenza, insieme hanno avuto una figlia, Bobbi Kristina Houston Brown.
La coppia faceva uso di droghe pesanti, furono spesso sui giornali a causa di scandali e tradimenti.
La cantante ha iniziato un declino da cui non si è più ripresa, che le ha distrutto la carriera. Dipendente dagli stupefacenti, da cui ha provato invano a disintossicarsi, ha avuto un inarrestabile crollo, arrivava in ritardo agli appuntamenti con la stampa, cancellava concerti e presenze in tv all’ultimo minuto.
Accanto a lei, anche nei momenti più difficili, c’è sempre stata Robyn Crawford, assistente e amica con cui ebbe una storia d’amore durata 20 anni che viene raccontata nel libro A Song For You: My Life with Whitney Houston. La loro relazione era iniziata da adolescenti, si erano conosciute in un campeggio estivo nel New Jersey, ma avevano dovuto occultare i loro sentimenti perché considerati causa di scandalo.
Nonostante continuasse a cantare e incidere dischi di successo, la sua vita privata era allo sfacelo, cosa che non poteva non ripercuotersi sulla sua carriera.
Nel 2002 è stata anche coinvolta in una causa legale per 100 milioni di dollari con suo padre John che le faceva da manager e che recriminava quella enorme cifra per averla aiutata nella sua carriera. La sentenza, a favore della figlia è arrivata un anno dopo la morte del genitore.
Nel 2004 le dipendenze di Whitney Houston sono state l’oggetto del reality show di cui il marito era protagonista.
Nel 2007 è uscito il suo settimo e ultimo album, a distanza di sette anni dal precedente, I look to you, che diede inizio a un tour mondiale. Tre anni dopo, nel 2010, c’è stato Whitney Houston: the Delux Edition, disco che celebrava il 25esimo anniversario di carriera.
Travolta da scandali, depressione, persecuzione dei media, è stata trovata morta l’11 febbraio 2012, all’età di 48 anni, in una stanza d’albergo a Beverly Hills. In seguito all’eccessiva assunzione di droghe e alcol, combinata all’aterosclerosi, era annegata nella vasca da bagno.
Nel luglio del 2015 è morta anche la figlia, anch’ella stroncata da un mix di droga, alcol e farmaci.
Nel 2020, Whitney Houston è stata introdotta nella Rock and Roll Hall of Fame.
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