Il frastuono e la furia di conflitti del tipo “la mia cultura è migliore della tua” tra governi coloniali e movimenti nazionalisti del terzo mondo dominati dagli uomini, spesso servivano a oscurare il fatto che le donne erano cittadine di seconda classe.
Uma Narayan è la studiosa femminista che approfondisce i concetti di identità e post colonialismo.
Docente di filosofia al Vassar College presso la cattedra di scienze umane Andrew W. Mellon, i suoi corsi includono politica e teoria femminista, introduzione agli studi sulle donne e femminismo globale.
Il femminismo postcoloniale è nato tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta da pensatrici provenienti da paesi altri che criticavano il fatto che le femministe occidentali pretendevano di dar voce alle istanze delle diverse realtà mondiali, rafforzando dinamiche neocoloniali.
Nata il 16 aprile 1958 in India, si è laureata in Filosofia all’Università di Bombay e si è specializzata all’Università di Pune prima di trasferirsi negli Stati Uniti.
Con la sua ricerca e scrittura, ha contribuito agli studi giuridici indiani sulla cui letteratura ha scritto diversi manuali partendo dalla tesi di dottorato conseguito alla Rutgers University nel 1990.
Il suo obiettivo principale è stato quello di introdurre una voce femminista non occidentale nel mondo accademico.
Il suo saggio più conosciuto è Dislocating Cultures: Identities, Traditions and Third World Feminism in cui contesta la nozione secondo la quale il femminismo sia esclusivamente un prodotto della cultura occidentale.
Critica l’identificazione della cultura indiana come unificata e omogenea attraverso la contestualizzazione storica e culturale.
L’enfasi della sua opera risiede nella decolonizzazione del femminismo e nell’articolazione di tematiche che riguardano il femminismo globale.
Dislocating Cultures è una lettura fondamentale per comprendere il nostro privilegio di femministe del primo mondo e per riapprendere la costruzione del femminismo nei paesi altri.
Un altro testo illuminante è Singing in the Fire: Stories of Women in Philosophy.
Ha co-curato Reconstructing Political Theory: Feminist Perspectives con Mary L. Shanley, Decentering the Center: Philosophy for a Multicultural, Postcolonial, and Feminist World con Sandra Harding e Having and Raising Children: Unconventional Families, Hard Choices, and the Social Good con Julia Bartkowiak.
Uma Narayan sostiene che i concetti di identità e cultura nazionale siano il risultato di lotte politiche.
In un processo di dislocazione culturale, incoraggia a riconoscere e percepire le differenze invece di totalizzarle in un programma femminista comune.