La musica folk è il rock del popolo. Con il folk si impara a rispettare gli uomini e le donne del nostro mondo, a riconoscerne il passato e grazie a quello guardare al futuro.
Teresa De Sio, cantautrice e ricercatrice musicale è portavoce di una tradizione culturale che abbraccia i Sud del mondo. Musicista simbolo di un pensiero libero e indipendente viene appellata La Brigantessa.
Con oltre due milioni e mezzo di dischi venduti, nel 2000 ha fondato la sua etichetta indipendente, la C.O.R.E., sottraendosi ai contratti delle multinazionali, in cambio della garanzia di un’assoluta libertà artistica.
Nata a Napoli il 3 novembre 1952, ha trascorso l’infanzia a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno. Sua sorella è l’attrice Giuliana De Sio. Ha iniziato la carriera artistica con la danza, a diciassette anni si è trasferita a Roma per studiare recitazione ed è stato in ambito teatrale, alla fine degli anni settanta, che ha incontrato il cantautore Eugenio Bennato con cui ha fondato Musicanova, che in quegli anni ha rifondato e riscoperto la tradizione popolare napoletana. Questa storica esperienza è culminata nel 1978 con l’album Villanelle popolaresche del ‘500 in cui Teresa De Sio si è distinta per il timbro molto particolare che le conferiva genuinità e raffinatezza al tempo stesso.
Dopo la prima fase di recupero della tradizione, ha sperimentato altre strade musicali, si definisce una cantautrice folk-rock.
Nel 1980 ha pubblicato il suo primo album da solista Sulla terra sulla luna in cui, poco più che ventenne, ha affrontato tematiche e sonorità più moderne iniziando la scalata verso un ruolo di prestigio nell’ambito della canzone d’autore nazionale. Nel 1982 ha pubblicato l’omonimo album Teresa De Sio che ha venduto oltre un milione di copie vendute restando per 25 settimane nei primi tre posti in classifica.
L’anno successivo ha pubblicato Tre, vendendo 800.000 copie. Nel 1983 ha partecipato al programma televisivo Fantastico cantando la sigla di coda O sole se ne va e tenuto il primo concerto dal vivo ripreso interamente dalla televisione nazionale.
Nel 1985 è uscito Africana, in collaborazione con Brian Eno, per la prima volta ha cantato in italiano abbracciando atmosfere più vicine al rock. L’anno successivo è tornata alla passione per la musica partenopea di fine Ottocento e inizio Novecento con l’album Toledo e regina.
Nel 1988 ha pubblicato un doppio album dal titolo Sindarella suite al cui interno è compresa una suite vera e propria dal titolo La storia vera di Lupita Mendera, musicata ancora una volta in collaborazione con Brian Eno e cantato con Piero Pelù. Nello stesso anno ha interpretato il brano La volpe nell’album La pianta del tè di Ivano Fossati.
Nel 1991 è uscito Ombre rosse, in cui hanno suonato musicisti da diversi paesi del mondo.
Con La mappa del nuovo mondo del 1993, l’impegno e la tematica sociale sono entrati a far parte del suo mondo poetico in composizioni come Teresa stanca di guerra e Io non mi pento. Nel 1994 ha portato in giro lo spettacolo Parole e musica in cui dialogava e interagiva col pubblico. Nel 1995 ha registrato in presa diretta l’album Un libero cercare a cui hanno collaborato anche Fabrizio De André e Fiorella Mannoia.
Nel 1997 ha pubblicato il live Primo viene l’amore contenente straordinarie riletture dei suoi grandi successi oltre a tre inediti.
Il progetto La notte del Dio che balla del 1999 è un viaggio tra tradizione e tecnologia che l’ha portata ad avvicinarsi alla musica popolare pugliese e alla taranta da cui è nato CRAJ, spettacolo a metà tra musica e teatro circense che l’ha vista lavorare accanto a Giovanni Lindo Ferretti poi diventato un film che ha vinto il Premio “Lino Miccichè” per la miglior opera prima ha vinto alla 62ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Nel 2004 con A Sud! A Sud! è tornata a celebrare in forma ancora più compiuta la musicalità mediterranea.
L’album successivo Sacco e fuoco contiene storie di briganti e rivoluzione.
Il progetto Riddim a Sud contiene interpretazioni diverse della stessa musica eseguite da più persone a cui hanno partecipato anche Roy Paci, Raiz e Ginevra di Marco.
Nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo Metti Il Diavolo A Ballare, noir ambientato nella Puglia del dopoguerra che ha vinto il premio Rapallo come migliore opera prima ed è diventato uno spettacolo che mescola musica e teatro.
Nel 2011 è stata la volta di Tutto cambia in cui spicca l’omonima versione in italiano del brano di Mercedes Soza e Na Strada Miezzo ‘o Mare rielaborazione in dialetto napoletano di Crêuza de mä di Fabrizio de André. Con questo disco è stata in tour fino al 2013, anno culminato con la collaborazione con Pino Daniele nei cinque storici concerti dal titolo Napule è tutta n’ata storia.
Nel 2015 è uscito il suo secondo romanzo L’Attentissima da cui è nato un reading musicale itinerante.
Due anni dopo ha pubblicato Teresa Canta Pino che contiene O’ Jammone, canzone scritta apposta per il caro amico e il più grande musicista napoletano di tutti i tempi.
Continuando a girare l’Italia diffondendo la sua musica ha prodotto Puro Desiderio, un mix di ritmi acustici che a tratti sfiorano l’elettronica spaziando in universi musicali diversi dal rock al pop d’autore diventando quasi lisergico e progressive, senza mai tradire la scrittura diretta ed evocativa di testi intimi e profondi.
La Brigantessa continua inarrestabile a portare in giro il suo stile unico che unisce la canzone napoletana popolare a sonorità jazz fusion, folk e suoni della world music, perseguendo un percorso artistico che rifugge la ricerca del successo facile trattando temi di denuncia sociale in assoluta libertà creativa.
#unadonnalgiorno