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Simonetta Crisci avvocata per i diritti umani

Simonetta Crisci avvocata attivista diritti umani

Simonetta Crisci è un’avvocata per i diritti umani.

È presidente di Senzaconfine, una onlus che promuove il pieno inserimento degli immigrati provenienti dal sud del mondo nella società italiana. L’associazione, che ha sede al Testaccio, a Roma, ha reso la zona un punto di riferimento per migranti e rifugiati che qui vengono aiutati a sbrigare pratiche, ricevono consigli legali, ascolto, quanto occorre per sopravvivere in una realtà che nega anche i diritti basilari a chi scappa da fame e guerra.

Simonetta Crisci negli ultimi anni ha visitato il Kurdistan come osservatrice internazionale per le violazioni dei diritti umani.

Nel 2015 ha fatto parte della delegazione di avvocate, giornaliste, psicologhe e sanitarie che si è recata in Turchia, Iraq, Rojava e Siria, promossa dalla IADL (Associazione Internazionale dei Giuristi democratici), per intervistare e portare conforto alle donne Ezide rifugiate nei campi di accoglienza profughi, salvate dopo i rapimenti effettuati dai criminali dell’Isis. I lavori della delegazione stati poi presentati alla Commissione dei Diritti Umani di Ginevra e successivamente inviati al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Fa anche parte dell’Associazione “Donne Diritti e Giustizia” che ha attivato un progetto per finanziare gli studi delle bambine delle famiglie dei detenuti politici. Attualmente collabora con la Rete Jin Italia per sostenere l’invio di aiuti sanitari alle donne del Rojava, in Siria. 

Con l’Associazione Giuristi Democratici e Legal Team Italia, coordina e attiva convegni di studio e incontri con legali italiani, turchi e curdi, sulla situazione della democrazia in Turchia e sulla repressione che in quel paese viene operata nei confronti di avvocati, accademici, giornalisti e artisti che richiedono maggiore libertà e diritti civili e politici. Inviano delegazioni ai processi, garantiscono tutela e hanno convinto molti Consigli dell’Ordine degli Avvocati italiani a mandare appelli al Governo turco per la liberazione degli attivisti per i diritti umani.

Simonetta Crisci è anche un’avvocata delle donne. Da 34 anni è impegnata nella gestione di alcuni sportelli di ascolto e accoglienza per donne maltrattate, violentate e molestate. Assieme a altre avvocate del suo studio legale, le difende nelle cause di separazione dai mariti aggressivi, nelle cause penali contro i partner violenti per ottenerne la condanna e il risarcimento economico dei danni per loro e per i figli; le sostiene nel percorso di superamento del periodo di sofferenza passato e nella ricerca di una casa e un lavoro. 

Nel periodo di emergenza del “Coronavirus”, da marzo a tutto maggio del 2020 in Italia, la condizione di isolamento che hanno vissuto le famiglie, la convivenza forzata e la paura di contrarre il virus, hanno esasperato le situazioni di difficoltà già esistenti producendo aggressività e violenza, soprattutto da parte degli uomini, contro le donne e i bambini.

Le chiamate di aiuto presso i centri antiviolenza, che sono aumentate del 73% rispetto agli stessi mesi dell’anno 2019.

Così come durante le guerre e i periodi di crisi sociale, sono state le donne a subire maggiore sacrificio. Con l’obbligo di restare in casa, si sono accresciuti i loro doveri di cura familiare. Il lavoro in smart-working si è aggiunto alla necessità di seguire lo studio dei figli via internet (spesso non avendone le competenze e, quindi, con dispendio maggiore di energie), a tutto questo, con la convivenza coatta, si è aggiunta un’ondata di violenza e di femminicidi.

Simonetta Crisci si batte contro le disuguaglianze che vedono ancora oggi le donne discriminate sul lavoro con la disparità di trattamento economico, la prospettiva di essere le prime a essere licenziate e ricacciate nel lavoro domestico in periodi di crisi economica, con l’esclusione dalla società attiva e il ritorno al ruolo domestico di cura e riproduzione della forza lavoro, cosa sempre più evidente in questo lungo periodo di crisi dal 2008 ad oggi.

Solo il 4% dei paesi nel mondo ha una donna a capo del governo e, in questi, il differente approccio, ha prodotto una sostanziale differenza di gestione dell’emergenza da coronavirus.

Le donne hanno dimostrato di saper prendere decisioni tempestive e ragionate, attraverso l’immediato tracciamento dei cittadini positivi e il loro isolamento (vedi la leader di Taiwan,TSAI ING WEN), o in Islanda, Danimarca, Norvegia ed altri Paesi che offrono, comunque, un servizio sanitario di alto livello, ma dove le leader hanno saputo disporre subito ricoveri con isolamento e fornitura immediata di protezioni sanitarie e mascherine a medici e infermieri.

L’impegno costante di Simonetta Crisci è di lavorare per abbattere le barriere di discriminazione di genere. Porta come esempio i territori della Siria del Nord dove il popolo curdo, turcomanno e arabo, in un esperimento valido di convivenza hanno stabilito la doppia gestione di genere per tutte le cariche pubbliche, cosa che auspica anche nelle nostre istituzioni.

Simonetta Crisci non è una donna famosa, di quelle il cui volto si riconosce sulle riviste o in televisione, pur essendo un’avvocata e attivista nota per chi tratta i diritti umani. Si batte ogni giorno per un mondo migliore. È una donna necessaria per il cambiamento sociale e culturale che ci auspichiamo, per una società migliore che tenga conto delle differenze.

#unadonnalgiorno

 

 

 

 

 

 

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