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Santa Scorese, la prima vittima di stalking

Santa Scorese, la prima vittima di stalking

Santa Scorese aveva 23 anni, era una ragazza barese sorridente e disponibile, studiosa e religiosa ma anche sportiva, milanista, sorcina.

Santa è stata la prima vittima riconosciuta di stalking.

Dopo tre anni di persecuzioni non fermate da numerose denunce, è stata assassinata sotto casa il 15 marzo del 1991, dall’uomo che l’aveva ossessionata senza concedere tregua a lei e alla sua famiglia.

Minacce, messaggi intimidatori, apparizioni improvvise ovunque, dall’università alla chiesa, tentativi di violenza.

Tredici coltellate mettono fine alla vita della ragazza mentre la madre la guarda dal balcone.

«Sono giovane, non voglio morire», dice Santa durante una disperata corsa in ospedale, ma l’arteria polmonare è stata recisa e non c’è più nulla da fare.

Una morte annunciata, come i tanti femminicidi dei nostri giorni, in una società impreparata a affrontare i reati di genere e ancora lontana dal definire il reato di stalking.

La storia di Santa Scorese è stata raccontata nel docufilm “Santa subito” di Alessandro Piva.

Ha vinto il premio del pubblico, unico riconoscimento previsto per la selezione ufficiale alla Festa del Cinema di Roma.


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