Romy Schneider è stata un’attrice austriaca naturalizzata francese.
Una delle artiste più desiderate degli anni ’60 e ’70, famosa per aver ricoperto, giovanissima, il ruolo della Principessa Sissi.
Nacque a Vienna col nome di Rosemarie Magdalena Albach-Retty, il 23 settembre del 1938. Sua madre, Magda Schneider, fu un’attrice di successo, protagonista di oltre settanta film, molto corteggiata da Hitler, che fu forse anche il suo amante. Anche il padre, Wolf Albach-Retty, era un attore ma poco significativo, che presto abbracciò il nazismo e abbandonò la famiglia, lasciando dei forti segni nella piccola Romy.
Fu sua madre, da cui prese il cognome, a convincerla a intraprendere la carriera cinematografica, mentre lei da giovanissima, rinchiusa in collegio, aveva scoperto una grande passione per la pittura.
Girò il suo primo film a 15 anni, nel 1953. Venne subito notata per la sua bellezza eterea e naturale. Grazie alla grande somiglianza con sua madre, interpretarono spesso il ruolo di mamma e figlia anche sul set.
Nel 1954 prese il nome d’arte di Romy Schneider. L’anno successivo ha recitato il ruolo di Sissi, nel primo dei tre film dedicati alla Principessa Elisabetta d’Austria e poi nei successivi altri due. L’interpretazione, diventata leggendaria l’ha consacrata subito a un enorme successo. Ancora oggi viene interpellata la principessa Sissi, etichetta che ha provato invano a scrollarsi di dosso per il resto della sua vita e che le ha procurato non poco disagio.
Nel 1958 sul set del film L’amante pura conobbe un giovane e bellissimo Alain Delon, destinato a diventare uno dei più grandi miti del cinema. Ben presto si innamorarono e iniziarono una lunga e turbolenta relazione. Si trasferirono a Parigi e insieme girarono importanti film rimasti nella storia.
Romy Schneider, brava, convincente, bellissima ha avuto tanti ruoli, dalle commedie ai film drammatici e lavorato con più importanti registi del suo tempo.
La fine dell’amore con Delon, nel 1964, le causò un periodo di forte depressione che trovava rifugio nell’oblio dato dall’alcol.
Si legò, successivamente, al regista Harry Meyen, in un matrimonio che durò pochissimo da cui nacque un figlio, David, il 3 dicembre del 1966. Intanto l’attrice, idolatrata dal pubblico francese, girò altri importanti film, come La piscina e La Califfa.
Nel 1973, fu di nuovo Sissi in Ludwig, di Luchino Visconti, un ruolo totalmente diverso da quello interpretato vent’anni prima in un film che destò clamore.
Il 21 gennaio del 1977, Romy Schneider divenne madre di Sarah, futura attrice, avuta dal secondo marito Daniel Biasini.
È del 1980 la sua magistrale interpretazione nel film Fantasma d’amore diretto da Dino Risi.
Il 5 luglio del 1981, suo figlio David, quattordicenne che sognava di fare l’attore, è tragicamente morto, infilzato, mentre cercava di scavalcare il cancello della casa dei nonni. Un dolore dal quale sua madre non si è più ripresa.
Il 29 maggio del 1982, un anno dopo la perdita del figlio, Romy Schneider è morta nella casa parigina del produttore Laurent Petin, il suo ultimo compagno. Aveva quarantatre anni.
La causa è stata un attacco cardiaco, forse dovuto al suo corpo molto debilitato, ma non furono poche le voci che sostennero che si fosse trattato di un suicidio.
Romy Schneider è stata un’attrice meravigliosa, capace di grande naturalezza e spontaneità. Ha lavorato con grandi registi come Luchino Visconti, Orson Welles, Dino Risi, Otto Preminger e molti altri. Nella sua carriera, dipanatasi prevalentemente in Francia e in Italia, con varie incursioni a Hollywood, dove ha lavorato con tanti importanti attori, ha vinto vari Premi César e un David di Donatello.
Aveva una personalità fortemente sensibile e fragile. I drammatici avvenimenti della sua vita, a partire dal rapporto dei genitori, la turbolenta relazione e i continui tradimenti del grande amore della sua vita, Alain Delon, il suicidio dell’ex marito Harry Meyen, un tumore e poi la perdita dell’amato figlio, la resero ancora più infelice e tormentata.
Ha rappresentato il sogno segreto di tanti uomini, era baciata dalla cinepresa, ma nel privato è stata una donna tanto infelice e insicura.
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