Questo è l’inizio del tuo giorno. La vita è più complicata di quello che sembra. Sii sempre te stessa lungo la strada. Vivendo fino in fondo lo spirito dei tuoi sogni.
Dolores O’Riordan, musicista irlandese, diventata famosa in tutto il mondo come la cantante, autrice e chitarrista dei Cranberries.
Nata a Ballybricken il 6 settembre 1971, ha vissuto un’infanzia difficile, è cresciuta in una famiglia molto modesta, con un padre a lungo malato. È stata per anni è vittima di violenze sessuali da parte di un amico di famiglia. Fragile e combattuta, si è ammalata di anoressia.
La sua vita cambia quando, giovanissima, risponde a un annuncio su un giornale locale, i fratelli Noel e Mike Hogan, sono alla ricerca di un cantante per la loro band, si presenta lei, sembrava fragile e impaurita, inizia a cantare e se ne innamorano. Dolores O’Riordan entra così nei Cranberries nel 1990 e in pochissimo porta il gruppo alla ribalta mondiale. I loro dischi sono stati tutti dei grandi successi.
Dotata di grande talento, carisma e una voce inconfondibile, si narra che abbia scritto Zombie, la canzone più popolare della band, in soli venti minuti. Il brano è dedicato a un bambino di quattro anni morto tragicamente nel 1993 a Warrington, in Inghilterra, in seguito a un attentato dell’IRA, gruppo separatista dell’Irlanda del Nord. La canzone, quasi al pari di Imagine di John Lennon, è diventata un inno dei gruppi pacifisti.
Dopo aver lasciato, seppur non ufficialmente, nel 2003, la formazione per intraprendere una carriera da solista, torna nel gruppo nel 2009.
Nella sua vita ci sono stati tanti alti e bassi, concerti in tutto il mondo, tre figli, un matrimonio durato vent’anni, successi, dolore, depressione.
È stata anche arrestata, nel 2014, per aver aggredito un poliziotto e una hostess all’aeroporto di Shannon.
Dolores O’Riordan è stata un’anima fragile, con talento da vendere, che ha lottato allo strenuo per trovare conforto nella musica, nell’amore, nelle sue passioni.
È morta improvvisamente a Londra – dove si trovava per una sessione di registrazione – il 15 gennaio 2018, all’età di 46 anni, per annegamento in seguito a un’overdose di alcolici.
Credo che noi abbiamo una sola vita, una sola possibilità. Mi sono accorta che con il passare degli anni, la forza di gravità sul corpo prende il sopravvento, ma la mia anima e il mio spirito si sono rafforzati. E ho imparato a semplificare la mia vita, e a godere del fatto di avere meno, di alleggerire il bagaglio.
#unadonnalgiorno