Oumou Sangaré, cantante e musicista maliana, stella della world music, è l’interprete principale del genere wassoulou, che si basa su antiche tradizioni africane.
Il suo sound è contaminato con blues, afrobeat, funky e elettronica.
Vincitrice di un Grammy Award, per il suo attivismo è stata nominata Comandante dell’Ordine Nazionale del Mali, ambasciatrice di buona volontà per l’ONU, la FAO, l’UNICEF e cavaliera della cultura in Francia.
Nata a Bamako il 25 febbraio 1968, i suoi genitori sono la cantante Aminata Diakité e Sidiki Sangaré che, pochi anni dopo la sua nascita, ha preso una seconda moglie e abbandonato la sua prima famiglia.
Ha lasciato presto la scuola per cantare con sua madre e sbarcare il lunario. La sua prima esibizione pubblica in uno stadio è stata quando, a soli sei anni, ha vinto un importante concorso canoro nazionale.
A 18 anni è partita per un tour in Europa e nei Caraibi con un gruppo folk e a 21 ha debuttato con l’album Moussolou (donne), che ha venduto oltre 200.000 copie. Un successo senza precedenti nell’Africa occidentale.
Scrive e compone le sue canzoni, che spesso sono critiche sociali, per i diritti delle donne, contro i matrimoni combinati e la poligamia.
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