Sono una femminista. Con ciò non intendo dire che le donne dovrebbero cercare di fare il lavoro degli uomini. Dovrebbero semplicemente imparare a fare il proprio lavoro, vivere la propria vita, essere se stesse, con tutta la forza che è in loro.
Olga Petrova è stata un’attrice, commediografa e sceneggiatrice che ha promosso un ideale di donna che ha cercato, da sola, la sua realizzazione e indipendenza.
Nata in Inghilterra, a Tur Brook, il 10 maggio 1884, con il nome Muriel Harding, si trasferì negli Stati Uniti dove diventò una diva del vaudeville usando lo pseudonimo di Olga Petrova.
Nel suo libro di memorie, Butter with My Bread (1942) ha raccontato che, da ragazzina, si sentiva soffocata dalle rigide regole di suo padre che le diceva che mentre viveva a casa sua e mangiava il suo pane, era lui a stabilire le regole.
Determinata a guadagnare da sola il pane che avrebbe mangiato, era andata via di casa, facendo ogni tipo di lavoro. L’incontro con un agente teatrale segnò la sua carriera che si è dipanata tra teatro, musical e cinema, prima a Londra e poi a New York. Decise di usare un nome d’arte che faceva credere che avesse origini russe.
Ha iniziato la sua carriera cinematografica in The Tigress del 1914, diretto da Alice Guy Blaché, la prima donna della storia a dirigere un film.
Ha scritto molte delle sue sceneggiature, la prima è stata per il film The Vampire del 1915, sempre diretto da Blaché. Molto critica nei confronti dei ruoli che le facevano interpretare, in un’intervista, aveva affermato che non le piaceva la parte dell’ingenua smorfiosa e sfacciata preferendo interpretare la donna di oggi: una donna moderna, veloce e del tutto umana.
Ha scritto, ad esempio, la sceneggiatura di More Truth Than Poetry (1917), che sosteneva un unico standard sessuale per uomini e donne.
Ma, la maggior parte dei film in cui ha recitato, una ventina in tutto, culminavano sempre col trionfo dell’amore. Il ruolo di femme fatale non le piaceva affatto, tanto che, nel 1917, aveva fondato la sua società di produzione, Petrova Pictures, per poter avere maggiore controllo sui suoi personaggi.
Ha lasciato il cinema per tornare al suo primo amore, il teatro, nel 1918, con solo un’altra singola apparizione, dieci anni dopo.
È stata anche autrice di spettacoli teatrali. The White Peacock del 1922, Hurricane dramma rappresentato per la prima volta l’anno successivo e What Do We Know? del 1927.
Aveva il mito della donna professionista e autosufficiente che ha interpretato in More Truth Than Poetry, il suo ruolo preferito.
Molto brava ad auto promuoversi mostrava alla stampa e ai fan la sua immagine di donna in carriera che aveva impegni quotidiani con avvocati, commercialisti e modiste, occupandosi di tutto, dalla scrittura delle sceneggiature ai costumi.
Ha dimostrato a suo padre, a se stessa e al mondo intero che il pane e il burro se li comprava da sola, come il titolo della sua autobiografia.
Ha anche una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
È morta in Florida, a Clearwater, il 30 novembre 1977 all’età di 93 anni.
#unadonnalgiorno