Nneka Jones è una delle più note artiste e attiviste contemporanee.
Nata a Trinidad, vive a Tampa in Florida, ha fondato Art You Hungry definito un viaggio nell’arte visiva che soddisfa i desideri impellenti nutrendo l’anima.
È diventata famosa con la sua opera sulla copertina di Time nel 2020 durante le rivolte del movimento Black Lives Matter.
Lavora con tecniche miste, ricami, tessuti e pittura che vanno da grandi dimensioni come murales a pezzi molto piccoli.
Famosi sono i suoi ritratti di donne nere che denunciano ingiustizie sociali, ricami che da lontano sembrano dipinti.
È nella terra caraibica di Trinidad, crogiolo di culture, festival e diverse etnie, che sono stati piantati i semi delle sue radici artistiche e la sua identità.
Ha imparato a cucire osservando sua madre e iniziato a disegnare sin da piccola ritraendo donne nere con le tecniche del disegno, pittura e scultura.
Nel 2016 si è classificata prima in tutti i Caraibi agli esami di arte e design e ha deciso di approfondire la sua educazione negli Stati Uniti.
Si è laureata in arte all’Università di Tampa nel 2020 e ha studiato marketing. È stato grazie a un corso di pittura sperimentale che la incoraggiava a dipingere senza colori, che ha iniziato a usare il ricamo come mezzo artistico.
Mentre era ancora studente ha vinto l’Emerging Artist Award al Gasparilla Festival of the Arts e iniziato la serie di dipinti a tecnica mista intitolata Targets, che utilizza preservativi come colori per denunciare il dilagante aumento di adolescenti caraibiche scomparse e diventate vittime di tratta e abusi sessuali.
I suoi lavori, nel 2020, sono stati notati dal direttore artistico della rivista Time che le ha commissionato un’opera d’arte per la copertina del numero speciale del 31 agosto-7 settembre sul razzismo negli Stati Uniti, intitolato The New American Revolution. Era una bandiera americana ricamata, lasciata intenzionalmente incompleta, con un ago infilato nell’ultima striscia a sottolineare che il lavoro non è finito.
Da quel momento, ha cominciato a esporre in posti prestigiosi e le sue opere fanno parte delle collezioni di importanti musei e gallerie statunitensi.
Il Washington Post le ha chiesto di ritrarre l’ascesa della vicepresidente Kamala Harris ed è stata invitata come oratrice per Adobe MAX dove ha sottolineato l’importanza dell’arte come veicolo per l’attivismo.
La serie Shooting Range Target, è costituita da ritratti in digitale di donne nere di ogni età a cui ha sovrapposto un occhio di bue, per “convincere lo spettatore a fermarsi e affrontare il problema a testa alta, guardando direttamente negli occhi la ragazza“.
I volti ritratti come obiettivi richiamano l’attenzione sulle questioni sociali degli Stati Uniti, la violenza armata in generale e soprattutto le sparatorie della polizia contro le persone nere, operazione tesa a rafforzare l’attenzione sul movimento Black Lives Matter, affinché le future generazioni di colore abbiano uno spazio uguale e paritario.
Ha inserito volti di donne nere in cerchi che rappresentano i bersagli delle freccette e dei proiettili.
In una serie successiva, dal titolo Targets Variegated, ha smesso di rappresentare le donne come vittime che evocano tristezza e pietà, per restituire loro potere e consapevolezza.
Ha anche prodotto un dipinto di George Floyd, l’uomo assassinato per soffocamento la cui storia ha fatto il giro del pianeta.