Miranda Wang è una chimica molecolare di 25 anni che ha inventato un sistema per riciclare la plastica più difficile, senza inquinare.
Ogni anno il mondo produce 340 milioni di tonnellate di plastica, la maggior parte della quale finisce per soffocare discariche, fiumi e oceani e inquinare l’atmosfera, il suolo e l’acqua.
Miranda Wang, imprenditrice canadese di origine cinese, è riuscita a trasformare gli scarti di plastica in ricchezza, usando una particolare tecnologia di riciclaggio chimico elaborata dalla sua società la BioCellection.
È da quando era al liceo che studia un sistema per riciclare la plastica all’infinito con un metodo non inquinante, senza usare combustibili fossili.
Attualmente il riciclo della plastica riguarda solo il 9% del materiale.
Le difficoltà che impediscono che la percentuale sia più alta sono molte: è difficile “pulire” la plastica, la composizione complessa, il costo e il dispendio energetico del riciclo, la raccolta male organizzata.
Lo scopo principale del lavoro di BioCellection è di rendere i rifiuti di plastica riciclabili all’infinito, prendendo ispirazione dai batteri.
Concentrandosi, infatti, sullo studio del batterio in grado di mangiare la plastica, Miranda Wang ha messo a punto un catalizzatore che riesce a operare a 120° che trasforma i polimeri plastici in un liquido, senza passare per il petrolio.
Questa scoperta permetterà di recuperare migliaia di tonnellate di plastica “non riciclabile” trasformandola in qualcosa di riutilizzabile in vari tipi di industria, dai tessuti ai componenti elettronici.
Tutto il processo di conversione dura 3 ore, in questo poco tempo dalla plastica di pellicole industriali o vecchie borse della spesa, si ottengono sostanze chimiche da riutilizzare per produrre suole per le scarpe, componenti per le auto e varie parti tecnologiche.
Un cambiamento epocale, con l’impianto di Miranda Wang si possono riciclare oltre 45mila tonnellate di rifiuti di plastica tagliando 320 mila tonnellate di CO2.
Le notizie, quelle belle.
#unadonnalgiorno