Maryam Touzani è regista e sceneggiatrice marocchina.
Nelle sue opere, parla di donne, diritti negati all’infanzia, il persistente tabù dell’omosessualità nei paesi arabi.
Nata a Tangeri il 17 settembre 1980 da padre berbero e madre araba, ha studiato a Londra dove ha conseguito un Master in Media e Comunicazione. Ha iniziato a lavorare come giornalista e critica cinematografica.
In Marocco, durante un’intervista, ha conosciuto il regista Nabil Ayouch, che è diventato suo marito e il suo partner artistico.
Gli esordi nel mondo del cinema sono stati come sceneggiatrice, la sua prima regia è stata per il cortometraggio Quand ils dorment del 2011, che parla di una bambina che sfida le tradizioni locali per piangere il nonno defunto, il film ha ottenuto numerosi premi in festival internazionali tra cui il Doha Tribeca Film Festival e il Festival International du Cinéma Méditerranéen di Montpellier.
Nel 2014 ha diretto un documentario sulla prostituzione Sous ma vieille peau, che, l’anno seguente ha dato origine al film Much Loved, diretto dal marito e sceneggiato da lei.
Aya va à la plage, del 2015, presentato in anteprima al Dubai Film Festival, ruota attorno allo sfruttamento lavorativo infantile.
Il primo lungometraggio che ha sceneggiato è stato Razzia del 2017, in cui interpreta anche il ruolo della protagonista Salima.
Nel 2019 ha diretto il suo primo film, Adam, che parla di madri senza marito e il posto dei loro figli nella società araba, in concorso al Festival di Cannes 2019 nella sezione Un Certain Regard e selezionato come candidato per il Marocco all’Oscar per il miglior film straniero e al Festival International du Film Francophone de Namur di Angoulême. Nello stesso anno è entrata a far parte dell’Academy degli Oscar.
Il caftano blu (2022), che racconta un triangolo amoroso in cui c’è una storia omosessuale, è stato il primo film marocchino a vincere il premio della critica internazionale al Festival di Cannes 75 ed è arrivato nella short list delle candidature agli Oscar per i film stranieri.
Maryam Touzani è una regista che porta la sua visione contemporanea della società marocchina, in bilico tra tradizione, religione e bisogno di affermazione dei fondamentali diritti umani.
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