Marinella Senatore è un’artista contemporanea.
Nata a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, nel 1977, ha due lauree, collabora con varie università, è diplomata in violino al conservatorio e ha frequentato la Scuola di Cinematografia a Roma.
I suoi interventi artistici, hanno, data la sua formazione, una struttura multidisciplinare.
Alla base del suo lavoro c’è un radicato interesse nelle forme di aggregazione comunitarie e nel modo in cui queste si appropriano dello spazio pubblico, della strada.
Usa modelli di organizzazione sociale tratti dall’idea di assemblea, creando collaborazioni e nuove dinamiche di gruppo.
Nel 2013, ha fondato la School of Narrative Dance, scuola multidisciplinare, nomade e gratuita, basata su un’idea di educazione partecipativa, anti gerarchica con un sistema orizzontale di apprendimento.
Ha portato le sue performance dalla Cina all’Ecuador.
La sua pratica artistica, caratterizzata dalla partecipazione pubblica, si articola attraverso performance, dipinti, collage, installazioni, video e fotografie. Le sue opere coinvolgono intere comunità intorno a tematiche sociali e questioni urbane come emancipazione e uguaglianza, sistemi di aggregazione e condizioni dei lavoratori.
Ha esposto in tutto il mondo, presso le massime istituzioni pubbliche e private, ha partecipato a numerose biennali e vinto diversi premi internazionali.
Nella sua carriera che l’ha portata a girare il mondo, ha incontrato migliaia di persone che ha coinvolto nelle sue processioni.
Le sue opere si appropriano della strada facendone un racconto della memoria collettiva. Si parte da chiamate pubbliche e aperte nei luoghi che intende attraversare, crea delle processioni di gente da cui scaturisce uno storytelling che è, chiaramente, diverso da luogo a luogo, perché la narrativa che si sviluppa è il racconto delle vite dei partecipanti, che sono sempre diversi.
La Scuola di Danza Narrativa tiene laboratori sui territori che tocca, facendo incontrare diverse arti performative, ponendo grande attenzione alla danza non intesa in senso atletico, ma come semplice e spontanea esperienza col movimento del corpo da cui scaturiscono, poi, le differenti storie.
Ho lavorato in oltre 23 Paesi con più di sei milioni di persone, comunità tanto diverse per costumi, idee, politiche, ma l’elemento comune è la solitudine, la mancanza di senso di appartenenza a qualcosa, il bisogno estremo e urgente di sentirsi parte di una comunità.
Marinella Senatore è interessata al concetto di assemblea più che di massa, perché costituita da individualità. Crede fermamente che prendere possesso della strada e farlo in un certo modo, rappresenti un gesto politico.
Attivista, ha lavorato molto con movimenti come Pussy Riot, Black Lives Matter, Young Lords, con l’intento politico e sociale di riprendersi la dignità e evidenziare le asimmetrie che esistono nella società, come la disparità economica tra uomini e donne e l’annullamento coloniale di intere culture.
Le sue opere sono grandi performance collettive in cui ogni forma d’arte viene inclusa.
Spostandosi anche fisicamente, nella sua ricerca, muove masse, idee, flussi artistici e sociali liberi e consapevoli. Un’artista che ha fatto suo un nuovo modo di lavorare e esplorare le individualità lavorando con la gente e per la gente.
#unadonnalgiorno