Maricla Boggio, drammaturga, regista e giornalista, è autrice di numerose sceneggiature, drammaturgie, testi di critica, libri di narrativa, saggistica e antropologia.
La sua produzione teatrale è tutta caratterizzata dall’impegno politico e sociale e da un grande interesse antropologico per ciò che è ritenuto diverso.
Nella sua militanza culturale fatta di teatro, insegnamento, film, documentari e tanto altro, ha valorizzato molte figure femminili e affrontato diverse e controverse tematiche come il disagio dei manicomi, la religione, la guerra, l’Olocausto, la mafia, la piaga dell’Aids. Non c’è, praticamente, tema sociale o accadimento storico che non abbia affrontato.
Dal 2007 è direttrice editoriale della rivista teatrale Ridotto.
Nata a Torino l’11 dicembre 1937 è laureata in legge e diplomata in regia all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, dove ha insegnato recitazione, teorie e tecniche dell’interpretazione e drammaturgia. È stata docente di Espressività Teatrale e Scienza della Formazione all’Università Salesiana di Viterbo.
Nel 1969 è stata regista e autrice, insieme a Franco Cuomo, di Santa Maria dei Battuti, rapporto sulla istituzione psichiatrica e sua negazione in quindici misteri, su vessazioni e abusi nell’ambito in ambito psichiatrico, nove anni prima della Legge Basaglia e, successivamente di Compagno Gramsci, Passione 1514 e Egloga, presentata alla Biennale di Venezia nel 1972.
Nel 1973 ha fondato, con Dacia Maraini e Edith Bruck, il Teatro femminista della Maddalena.
Nel periodo della seconda ondata femminista, tra gli anni Settanta e Ottanta, ha scritto testi come Marisa della Magliana, diventato il primo telefilm femminista italiano, Anna Kuliscioff – Con gli scritti di Anna Kuliscioff sulla condizione della donna, Fedra, La monaca portoghese, Medea, Mamma eroina, Donne di spade, Anita Garibaldi – L’ultimo sogno di Anita Ribeiro sposata Garibaldi e Schegge: vite di quartiere, che ha avuto la regia di Andrea Camilleri.
Nel 1991 ha fondato l’associazione Isabella Andreini comica gelosa che ha riunito autrici, attrici, registe, studiose e operatrici teatrali.
Ha vinto due volte il Premio Giacomo Matteotti, nel 2004, con Matteotti, l’ultimo discorso e, nel 2011, con La Merlin.
Insignita con numerosi riconoscimenti, tra cui il Cavalierato al Merito della Repubblica Italiana.
Dal 2022, è stato istituito il Premio Nazionale di drammaturgia Maricla Boggio sostenuto dalla SIAD (Società Italiana Autori Drammatici) per valorizzare autori e autrici senza alcuna discriminazione e offrire a Compagnie e attori/attrici testi nuovi e inediti.
Nella sua lunga e prolifica carriera, da vera intellettuale belligerante, ha schivato ogni moda mantenendosi fedele alla sua idea di drammaturgia civile.