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Maria Maddalena Rossi

Maria Maddalena Rossi

Le qualità di sensibilità, di intuizione, di tenacia, di pazienza, di coscienza, il senso di umanità che spesso si riscontrano nella donna, uniti alla conoscenza profonda del diritto, troverebbero un impiego infinitamente utile nel campo della Magistratura.

Maria Maddalena Rossi partigiana e politica italiana, è stata tra le poche donne che hanno scritto la Costituzione.

Nata a Codevilla, il 29 settembre 1906, in una numerosa famiglia benestante, è stata tra le prime a laurearsi in chimica all’università di Pavia.

Trasferitasi a lavorare a Milano, dalla metà degli anni Trenta, è stata attiva nel Partito comunista d’Italia clandestino, impegnandosi in particolare nelle attività legate al Soccorso Rosso, che forniva supporto ai prigionieri comunisti e alle loro famiglie.

Per la sua militanza, nel 1942, venne mandata al confino. Tornata in libertà l’anno successivo, ha vissuto in Svizzera dove si occupava di raccogliere fondi per la lotta armata e della produzione e distribuzione dei periodici clandestini anti-fascisti, che fornivano informazione agli italiani prigionieri e esuli.

Al suo rientro in Italia, nel 1944, scriveva per “l’Unità” che, ai tempi, era ancora clandestina, e venne nominata responsabile della Commissione Stampa e Propaganda della Direzione Alta Italia del PCI.

Nel 1946 è stata eletta all’Assemblea Costituente aderendo al Gruppo Comunista. Ha fatto parte della Commissione per i trattati internazionali, intervenendo in merito all’approvazione del Trattato di pace fra l’Italia e le potenze alleate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947.

Si è battuta per il riconoscimento della parità femminile sia nella famiglia che nel mondo del lavoro con interventi sull’obbligo da parte dello Stato di tutelare la famiglia e l’eguaglianza morale e civile dei coniugi e conducendo con determinazione una battaglia per l’accesso delle donne alla Magistratura.

Eletta alla Camera dei Deputati nella prima, seconda e terza legislatura repubblicana, si è distinta per il suo impegno a favore di donne e minori.

La pace tra i popoli e gli stati è stata una costante del suo impegno, sia in Parlamento sia come dirigente dell’Unione Donne Italiane di cui è stata Presidente Nazionale dal 1947 al 1953.

Nel 1963 si era trasferita a Porto Venere, in provincia di La Spezia, comune in cui è stata prima consigliera comunale e assessora ai lavori pubblici e poi sindaca, dal 1970 al 1975.

È morta nella sua casa di Milano a sole 2 settimane dal compimento dei suoi 89 anni, il 19 settembre 1995.

Riposa nel suo paese natale, Codevilla, dove ha lasciato la sua ricca collezione di arte contemporanea, insieme a parecchi libri e dischi.

Dal 2 novembre 2015 il suo nome è iscritto al Famedio del cimitero monumentale di Milano.

Il contributo di Maria Maddalena Rossi in tante battaglie politiche e civili, è stato fondamentale alla formazione della democrazia e per la tutela di tanti diritti.

#unadonnalgiorno

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