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Maria Cristina Carlini

Maria Cristina Carlini

Maria Cristina Carlini, scultrice italiana, rara presenza femminile in un mondo maschile, è nota per le sue opere monumentali presenti in giro per il mondo.

Plasma imponenti sculture ancestrali che dialogano con la contemporaneità.

Regina della materia, prima artista contemporanea a esporre nella Città Proibita, nel cuore di Pechino, predilige materiali che hanno un sapore arcaico, la terra, il legno di recupero che conserva la memoria, il ferro e l’acciaio corten per la loro valenza cromatica per le sue sculture installate dovunque, dall’America alla Cina.

Molto più vicina all’architettura che all’arte concettuale, i suoi grandi lavori sono sempre in dialogo con il contesto in cui sono posizionati.

Nata a Varese, il 13 dicembre 1942, ha sempre coltivato l’arte, anche se il suo percorso sembrava destinato a essere altro, laureata in giurisprudenza, aveva iniziato a lavorare in uno studio legale.

La sua carriera artistica è iniziata nei primi anni settanta a Palo Alto, in California dove, vicina alla corrente New Ceramics, ha preso parte alla sua prima mostra collettiva. Dopo aver vissuto alcuni anni a Bruxelles, è tornata a Milano e, nel 1978 ha aperto il suo studio in Brera.

Dopo aver prodotto sculture di piccole e medie dimensioni in materiali come grès e terra lavica, dalla fine degli anni novanta ha iniziato a creare opere sempre più grandi avvalendosi di diversi materiali e i suoi lavori sono collocati in permanenza in luoghi pubblici in tutto il mondo.

Nel 2010, in concomitanza con il quarantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, diverse sue opere sono state esposte e installate in maniera permanente in luoghi simbolici del paese, le è stata conferita un’onorificenza per la sua attività artistica ed è stata nominata “Guest Professor” della Shandong University of Art & Design.

In occasione di Expo 2015 la scultura monumentale La nuova città che sale, alta 10 metri, è installata in permanenza presso Fiera Milano Rho.
Sono seguite diverse importanti mostre fra Parigi e Milano dove, nel 2024 l’opera monumentale Obelisco è stata collocata in permanenza in Piazza Berlinguer.

Le è stato anche dedicato il film Il coraggio della grandezza, di Pino Farinotti e Tiziano Sossi (60 minuti), un percorso in compagnia di critici e amici che illustra come l’artista non si sia lasciata scoraggiare da un mondo che pareva destinato soltanto agli uomini e abbia, anzi, affrontato nella maturità artistica sculture sempre più imponenti.

Il 22 gennaio 2025 è stata inaugurata la Fondazione Maria Cristina Carlini con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per coloro che intendono approfondire il linguaggio della scultura. Uno spazio multifunzionale che ospita un archivio in costante aggiornamento, nel quale è possibile consultare cataloghi, video e documenti che illustrano il suo intero percorso artistico.

Un luogo che racconta, conserva e valorizza il suo cinquantennale lavoro.

Minuta fisicamente, con una personalità titanica, concreta e complessa, è capace di prendere a martellate dei gran pezzi di ferro e di trovare la trascendenza nell’arte.

 

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