Lupita Vasquez Luna è una giovane e coraggiosa donna Tzotzil-Maya in prima linea in un movimento indigeno messicano.
Sopravvissuta al massacro di Acteal, è la prima donna a ricevere il bastone di comando di Las Abejas de Acteal.
Nella notte tra il 22 e il 23 dicembre 1997 un gruppo di paramilitari fece fuoco contro la chiesetta del villaggio di Acteal, nei pressi di Oventic, nella regione de Los Altos del Chiapas, dove la comunità era radunata in preghiera prima di Natale. Vennero uccise 45 persone tra cui quattro donne incinte. Lupita, che allora aveva dieci anni, perse entrambi i genitori, cinque fratelli, la nonna e lo zio.
Superato il dramma e le conseguenze, Lupita è tornata a scuola per imparare lo spagnolo e ha studiato diritto. Tutto questo mentre si occupava delle sorelle più piccole e lavorava in una bottega artigianale.
Oltre vent’anni dopo, è diventata la portavoce del suo popolo e di una nuova generazione di attivisti Maya. Compie sforzi ad alto rischio per rieducare e ripristinare la giustizia nel mondo.
Quando il CNI (Congresso Nazionale Indigeno) ha accolto la proposta di correre per le elezioni presidenziali messicane del 2018 con una candidatura indipendente, Lupita Vasquez Luna è stata scelta come consigliera del CIG per la zona de Los Altos. Ha girato in lungo e in largo il Messico per mesi, incontrando tantissime organizzazioni. Ha avuto modo di stare a contatto con gli zapatisti, visitato i caracoles e appreso molto dalle loro lotte. Quando la corsa elettorale si è conclusa, ha continuato a rafforzare i legami, a organizzarsi dal basso e aiutare nei conflitti causati dalle privatizzazioni e l’esproprio della terra.
In questi anni di militanza, ha visto coinvolte molte donne che faticano ancora tanto a esercitare i propri diritti all’interno di comunità fortemente patriarcali.
In un paese dove i nativi vengono perseguitati e cacciati dalle loro terre, Lupita Vasquez Luna, è una leader in prima linea nella resistenza dei popoli indigeni messicani.
La comunità di Acteal continua a tenere cerimonie per ricordare le 45 vittime del massacro ogni mese e sta ancora lottando per ottenere giustizia sulla strage, i cui mandanti non sono stati ancora processati. Il governo messicano ha recentemente offerto una soluzione amichevole, una sorta di risarcimento al gruppo di sopravvissuti. Ma il gruppo Abejas de Acteal, continua a chiedere un rapporto alla Commissione interamericana per i diritti umani e non si fermerà finché giustizia non sarà fatta.
Lupita Vasquez Luna è da poco partita con una delegazione zapatista alla volta dell’Europa, arriveranno a metà giugno e faranno tappa anche in Italia, facendo a ritroso il viaggio compiuto dai conquistatori spagnoli cinquecento anni fa.
La regista Monica Wise ha realizzato un documentario sulla resistenza indigena messicana che vede Lupita come protagonista.
La bambina che ha visto massacrare la sua famiglia davanti ai suoi occhi è cresciuta, ha studiato, si è formata e continua a combattere per la verità e per la dignità delle popolazioni native. E noi la aspettiamo a braccia aperte!
#unadonnalgiorno