Sono una persona che corre, o vorrebbe correre, nella vita degli altri per aiutarli a poter avere una vita migliore. Quella vita che io ho, e che loro non hanno. Non vogliamo soltanto buttare qualche goccia in un mare, ma creare reti di relazioni concrete fa il di qua e l’al di là, possibilmente un flusso di relazioni, di corpi, che attraversino costantemente i confini, secondo criteri di volta in volta politicamente più opportuni: una politica di solidarietà concreta.
Lorena Fornasir è una psicoterapeuta che, dal 2015, coi primi arrivi a Pordenone di profughi dalla rotta balcanica, insieme al marito Gian Andrea Franchi, ogni sera, scende in strada per dedicarsi prima a Pordenone, poi a Trieste, alla cura e al supporto dei migranti.
Insieme hanno messo in piedi un piccolo presidio medico all’esterno della Stazione di Trieste per offrire, ogni giorno, prima assistenza ai ragazzi che miracolosamente passavano il confine con la Croazia e che sul corpo portavano i segni delle torture.
Sono stati 20 volte in Bosnia, caricano la macchina di medicine, sacchi a pelo e scarpe da distribuire a chi ne ha bisogno. All’inizio agivano come singoli, poi si sono costituiti a come associazione di volontariato: Linea d’Ombra ODV.
Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi sono due persone speciali che spendono la loro vita a aiutare chi è meno fortunato/a.