Loredana Rossi è nata in un corpo a cui non sentiva di appartenere.
Loredana è nata con un nome a cui non si sentiva di appartenere.
Loredana ha scelto di cambiare quello che non le piaceva per piacersi, per amore di se stessa.
Questa scelta le è costata umiliazioni, bocconi amari, privazioni, mortificazioni.
Questa scelta le è costata la strada, che le ha dato tutto ciò che ha e che è, compresa una cicatrice di una coltellata che le attraversa il collo.
Loredana non ha studiato, ma ha tanto da insegnare.
Loredana nella strada è tornata per aiutare, soccorrere, supportare.
Loredana a Napoli è la paladina dei diritti delle persone trans.
Loredana non parla in italiano eppure ogni suo discorso pubblico fa levare cori di consensi e applausi scroscianti.
Loredana non fa sconti a nessuno, dice sempre quello che pensa e se si mantiene, quello che pensa, glielo leggi comunque in faccia.
Loredana puoi svegliarla nel cuore della notte, se hai un problema, lei corre.
Loredana non è una persona semplice, quando si incazza fa paura e marcia come un ariete contro gli ostacoli.
Loredana ha sempre lo smalto sbeccato perché le sue mani impastano, lavorano, fumano continuamente.
Loredana rappresenta coloro che non hanno voce, le persone trans, quelle che sono bramate sessualmente, denigrate in pubblico, evitate per strada, quelle a cui non si darebbe mai un lavoro, quelle che non sono “decorose”, quelle che si pensa siano solo prostitute, quelle che, nonostante tutto, non si possono ignorare, quando le si incontra.
Quelle che, nella scala dei diritti, sono le ultime dopo le ultime.
Loredana, soltanto ieri, è diventata femmina per la legge italiana.
Loredana è la persona più autentica che io conosca.
Loredana Rossi è amica mia, anzi io mi fregio di essere amica sua ed è la mia donna del giorno.