Si sta delineando un nuovo ordine mondiale, con nuovi centri di produzione e di controllo della conoscenza. Si stanno definendo anche nuove tipologie di pubblico, desiderose di narrazioni diverse, strumenti diversi e linguaggi diversi di spazio, forma e luogo. Dopo due degli anni più difficili e divisivi che la storia ricordi, noi architetti abbiamo un’occasione unica per mostrare al mondo quello che sappiamo fare meglio: proporre idee ambiziose e creative che ci aiutino a immaginare un più equo e ottimistico futuro in comune.
Lesley Lokko, architetta, docente e scrittrice scozzese con cittadinanza ghanese, sarà la curatrice della Biennale di Architettura di Venezia 2023.
Nata a Dundee, in Scozia, nel 1964, è cresciuta in Africa, ha studiato negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Progettista geniale dallo sguardo aperto e multiculturale, ha fatto del mondo il suo Paese. Ha insegnato nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Europa, in Australia e in Sud Africa.
Preside alla Spitzer School of Architecture del City College of New York, ha fondato e diretto la Graduate School of Architecture dell’Università di Johannesburg.
Ha curato White Papers, Black Marks: Architecture, Race, Culture. È direttrice di Folio: Journal of Contemporary African Architecture e fa parte del comitato editoriale di Arq: Architectural Research Quarterly.
A Accra, in Ghana ha fondato e dirige, dal 2020, l’African Futures Institute, scuola di specializzazione in disegno e piattaforma di eventi pubblici.
Tiene talk in tutto il mondo e ha fatto parte di giurie di prestigiosi festival e premi internazionali. È stata anche giurata alla Biennale di Venezia 2021.
Il suo lavoro nel campo dell’architettura e della letteratura, improntato all’analisi e all’osservazione della relazione tra identità, cultura e spazio, le ha procurato importanti riconoscimenti come il RIBA Annie Spink Award for Excellence in Education 2020 e l’AR Ada Louise Huxtable Prize for Contributions to Architecture 2021.
Ha anche scritto undici romanzi.
Il panorama dell’architettura africana si sta modificando sotto i nostri occhi, e negli ultimi anni è stato un grande privilegio esserne testimone. L’Africa ha la popolazione più giovane al mondo: l’età media è di 19,8 anni rispetto ai 38,6 negli Stati Uniti e 39,2 in Europa. È anche in parte per merito di questa gioventù piena di energie che le informazioni circolano tra il Continente e la sua diaspora, forgiando nuove costruzioni di identità nazionale, appartenenza e ibridismo culturale, così importanti in uno spazio che è stato definito per lungo tempo principalmente dalla sua ‘alterità’.
#unadonnalgiorno