Kaija Saariaho, compositrice finlandese che ha creato musica da camera, orchestrazioni per balletti, opere teatrali e lavorato a produzioni multimediali. La sua ricerca si è sviluppata con un processo lento, minuzioso, guidato da una volontà incrollabile.
Nata Kaija Anneli Laakkonen a Helsinki, il 14 ottobre 1952, ha preso il cognome Saariah dal primo marito, sposato nel 1972.
Giovanissima, ha iniziato a studiare il violino, il pianoforte e a comporre le immagini musicali che si materializzavano nella sua mente. L’ascolto del mondo naturale è sempre stato il suo nutrimento creativo: multiformi colori e vibrazioni che attraversano con sfumature diverse le composizioni.
Ha frequentato la Sibelius Academy di Helsinki dove si è scontrata con un universo di prescrizioni rigide e poco stimolanti, che lasciava troppo poco spazio alle donne. In quel periodo ha contribuito a fondare il gruppo studentesco Korvat Auki (Orecchie aperte), che proponeva concerti e happening in ospedali, biblioteche e luoghi informali.
Formandosi all’Ircam di Parigi, nei primi anni ottanta, la sua creatività ha trovato nell’elettronica il più fertile territorio di espansione, coniugando le nascenti esperienze sulla musica di sintesi e del live-electronics con una ricerca personale sull’elaborazione sonora nel tempo e nello spazio. Ha sviluppato, così, un suo riconoscibile linguaggio musicale in cui, in un flusso di rifrazioni organiche, intense e affascinanti, ha fuso elementi elettronici con strumenti tradizionali.
Nel 1988 ha vinto il Prix Italia grazie a Stilleben, opera dedicata al viaggio.
Nel 1999 ha realizzato la sua prima opera per il teatro, L’amour de loin che ha debuttato nel 2000 al Festival di Salisburgo e poi a Parigi, con l’allestimento di Peter Sellars. Un vero trionfo. Infatti, sebbene fosse in attività da vent’anni, apprezzata come compositrice di musica da camera e per orchestra dalle sonorità variegate e misteriose, intrecciate all’elettronica, il successo della sua opera ha cambiato il corso della sua parabola artistica rendendola internazionalmente celebre.
Kaija Saariaho ha firmato pagine sinfoniche, concerti e cicli vocali importanti e lavori teatrali di notevole intensità drammatica e fascino musicale.
Nel 2011 ha vinto il Grammy Award nella categoria “miglior opera lirica“.
È morta a Parigi, 2 giugno 2023 a seguito di un tumore cerebrale.
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