Inge Morath, austriaca, è stata la prima fotoreporter a entrare nella storica agenzia Magnum.
Viaggiatrice insaziabile, con Henri Cartier-Bresson, suo mentore, ebbe un sodalizio che durò decenni. Insieme realizzarono un reportage sui Preti operai nel 1953.
Grazie a lui incontrò nel 1960, sul set de Gli spostati, Arthur Miller, suo futuro marito.
La sua fotografia cattura l’attimo andando alla ricerca della cosiddetta «verità interiore» di celebrità, persone comuni e luoghi.
Nel corso della carriera ha ritratto personalità come Marilyn Monroe, Alberto Giacometti, Pablo Picasso, Igor Stravinskij, Audrey Hepburn, Fidel Castro e l’avvocata Doña Mercedes Formica, che si batteva per i diritti delle donne nella Spagna della dittatura franchista.
In Iran, a metà degli anni Cinquanta, racconta col suo obiettivo la condizione delle donne in una società fortemente patriarcale.
Molte le sue foto iconiche come il lama che esce da un finestrino di un taxi a New York.