Maysoon Zayid attrice e attivista di origine palestinese è la prima comica di religione islamica negli Stati Uniti e la prima persona in assoluto che si è esibita in una stand up comedy in Palestina e Giordania
Co-fondatrice e co-produttrice esecutiva del Festival del cabaret arabo-americano di New York e del Muslim Funny Fest, è stata ospite a tempo pieno a Countdown with Keith Olbermann e scrive per The Daily Beast e Glamour. Ha fatto apparizioni su 60 Minutes, ABC News e Oprah Winfrey Networks.
Ha tenuto il discorso TED più seguito del 2014 ed è stata nominata una delle 100 donne più importanti del 2015 dalla BBC.
Nata nel New Jersey nel 1974 è affetta da paralisi cerebrale.
Si è laureata alla Arizona State University e collabora con la Princeton University.
Ha iniziato come comparsa nella soap opera Così gira il mondo prima di apparire in altre serie televisive come Law & Order. Al cinema ha recitato nel film del 2008 Zohan – Tutte le donne vengono al pettine con la regia di Adam Sandler.
Nel 2006 ha debuttato nel suo primo monologo Little American Whore, andato in onda su Comedy Central.
La sua disabilità e etnia le avevano posto davanti notevoli ostacoli per questo motivo si è dedicata principalmente alle stand up comedy dove, registrando sempre il tutto esaurito, affronta in maniera esilarante argomenti politici scottanti.
Nel 2003 ha co-fondato il New York Arab-American Comedy Festival che offre spazio e visibilità ad artiste e artisti arabo-americani.
È stata nel cast del documentario The Muslims Are Coming!, gruppo di celebrità musulmane per la lotta contro l’islamofobia.
È stata la diva di Arabs Gone Wild Comedy Tour e di The Together Live Tour. Ha partecipato alla Settimana della moda di New York ed è un personaggio ricorrente in General Hospital.
La sua biografia Find Another Dream è stata un best seller.
Maysoon Zayid trascorre tre mesi all’anno in Palestina portando avanti un programma di educazione artistica per bambini disabili e orfani nei campi per rifugiati. Aiuta loro a usare l’arte per affrontare il trauma e colmare il divario tra disabili e normodotati. L’80% dei finanziamenti per questi campi arriva dal suo lavoro sul palcoscenico.
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