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Bette Davis

Gli occhi di Bette Davis

Bette Davis, è stata una delle prime grandi attrici istrioniche di Hollywood, sempre sul filo del virtuosismo, dell’arguzia e della crudeltà.

Dark lady per antonomasia è un personaggio di una modernità incredibile.

Ha vinto due Oscar come miglior attrice, nel 1936 per Paura d’amare e nel 1939 per il film Figlia del vento. Ha vinto il Festival di Cannes nel 1951 e la Coppa Volpi a Venezia nel 1937, il Nastro d’Argento nel 1952 e il New York Film Critics Circle Award nel 1950.

È stata la prima persona a ottenere dieci nomination agli Oscar per la recitazione, in oltre 60 anni di carriera ha recitato in più di 100 film.

È passata alla storia del cinema per i tanti personaggi forti e complicati che ha interpretato, il suo notevole senso dell’ironia, per i suoi grandi occhi espressivi e per la grande rivalità con l’attrice Joan Crawford, con la quale recitò in Che fine ha fatto Baby Jane? 

Nacque il 5 aprile 1908 in Massachusetts e quando i genitori divorziarono lei si trasferì con madre e sorella a New York.

All’inizio voleva fare la ballerina, ma poi scelse di studiare da attrice. Negli anni Venti iniziò a fare teatro a Broadway, il suo successo la portò a Hollywood, dove faticò non poco a imporsi con la sua bellezza non convenzionale. Firmò un contratto per realizzare alcuni film per la Universal (allora gli attori erano dipendenti delle grandi case di produzione, che affidavano loro un film dietro l’altro).

Venne notata per i suoi grandi occhi magnetici da un direttore della fotografia quando, non ancora attrice,  veniva solo usata in alcuni screen test (le prove di certe scene, con attori spesso diversi da quelli definitivi), che la suggerì per un ruolo in The Bad Sister, che uscì nel 1931 e fu il suo primo film.

Nonostante le tante critiche al suo aspetto, anno dopo anno, si fece apprezzare per un talento non comune, per la disponibilità e la capacità di interpretare ruoli di ogni tipo in film di ogni genere (anche personaggi e film che molte altre sue colleghe rifiutavano, ritenendoli inadatti per la loro carriera).

Nel 1932, Bette Davis firmò un contratto di sette anni con la Warner Bros. La sua carriera decollò dopo il film drammatico The Man Who Played God. Successivamente recitò in diversi film all’anno, diventando una delle più importanti star dell’epoca.

I suoi film migliori arrivarono tra il 1935 e il 1945 e furono tutti trionfi al botteghino. Considerata la “stella più redditizia” e la diva assoluta della Warner Bros, nel 1949 divenne l’attrice più pagata di Hollywood. 

Nel 1951, recitò in Eva contro Eva, che ricevette ben 14 nomination agli Oscar.

Negli anni Cinquanta il cinema non le andò molto bene ma recitò in molti spettacoli teatrali. La sua sembrava una carriera finita fino a quando fu scelta per recitare in Che fine ha fatto Baby Jane? nel 1962.

Il thriller psicologico diventato un classico della storia del cinema di tutti i tempi. Un film duro su una ex attrice che tiene in ostaggio la sorella paraplegica in cui Bette Davis ha interpretato Jane Hudson, la Baby Jane del titolo. La coprotagonista fu Joan Crawford, la cui reciproca rivalità venne molto discussa e celebrata. 

Dagli anni settanta le sue apparizioni cinematografiche furono sempre più selezionate e rade, si concentrò soprattutto sulla televisione.

Il suo caratteraccio e gli scatti d’ira furono leggendari, litigava coi partner sul set, intentò una causa lamentando che i film che interpretava ledevano la sua immagine, pretendeva tutta una serie di attenzioni da vera despota.

Nell’ultimo periodo della sua esistenza con la sua autobiografia dal titolo Questo e quello, del 1987, fu impegnata a difendere il suo nome dalla biografia della figlia Barbara, avuta nel 1947, che la descriveva come una donna dura, insopportabile, isterica e alcolizzata.

Bette Davis nella sua intensa vita ha avuto quattro matrimoni e adottato due bambini. È stata spesso colpita dalle malattie: prima una osteomielite, poi un tumore al seno, un ictus e un infarto.

È morta a Parigi il 6 ottobre 1989.

La sua è stata una lunga e complessa carriera di artista versatile, atipica e lontana dagli schemi dell’iconografia divistica hollywoodiana.

Una donna unica e inimitabile, un enorme talento e un vulcanico carisma. È sicuramente tra le attrici più omaggiate, sui suoi occhi è stata scritta una bellissima canzone Bette Davis Eyes, è stata citata in un testo di Bob Dylan, di Fabrizio De André e di Madonna.

Nel 1999 l’American Film Institute l’ha inserita al secondo posto, dietro Katharine Hepburn, nella classifica delle più grandi star della storia del cinema.

 

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