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Gisèle Freund. Fotografa e attivista antinazista

Gisèle Freund fotografa e attivista
Gisèle Freund è stata una delle più grandi fotografe del Novecento. 
Attivista e pioniera del fotogiornalismo e dei diritti delle donne, ha registrato le vicende umane e politiche del secolo breve con la sua inseparabile compagna, una Leica regalatale dal padre. La sua fotografia è stata militanza e impegno. 
Nata a Berlino il 19 dicembre 1908, in una famiglia di origini ebree, crebbe in un ambiente intellettualmente molto stimolante. Suo padre era un appassionato collezionista d’arte che le aveva trasmesso l’amore per la bellezza. Ha studiato storia dell’arte e sociologia a Francoforte, dove è stata allieva di Adorno.

Il socialismo, la militanza, abbracciata sin da giovanissima, ha condizionato il suo sguardo e il modo di ritrarre la realtà.

Traduttrice del reale, ha ritratto l’ascesa del Terzo Reich, la Berlino in piena crisi economica, la disperazione, la fame, le ingiustizie.

Nel 1933, per sfuggire al nazismo, venne costretta a trasferirsi a Parigi, dove la sua passione per la fotografia divenne il suo mestiere.

I suoi ritratti hanno fatto la storia della letteratura e della fotografia.

A Parigi ha anche conseguito il dottorato di ricerca alla Sorbona, uno studio sociologico sulla fotografia in Francia nel XIX secolo.

Ha iniziato, quasi da pioniera, a utilizzare la pellicola da 35mm a colori per i suoi famosi ritratti a personaggi come Jean Cocteau, Colette, Simone de Beauvoir, Marcel Duchamp, T.S. Eliot, André Gide, James Joyce e Virginia Woolf.

A renderla famosa era stato però il suo reportage Northern England, pubblicato sulla rivista LIFE, che mostrava la povertà nell’Inghilterra negli anni successivi alla Grande Depressione. Il servizio, realizzato a colori, era cosa inedita per un magazine dell’epoca.

Costretta di nuovo a fuggire, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, dopo l’arresto di suo marito per motivi politici, si è trasferita a Buenos Aires.

Tornata a Parigi nel 1947 si era unita alla famosa agenzia Magnum, che ha poi lasciato a causa delle sue opinioni politiche.

Durante una lunga permanenza in America Latina,  è scaturito un famoso reportage su Juan e Evita Peron, pubblicato su Life nel 1950 e vissuto in Messico, dove è diventata amica di Frida Kahlo e Diego Rivera.

Donna di grande sobrietà e modestia, nonostante la sua fama e successo, spirito indipendente, sempre coerente con le sue idee, Gisèle Freund è stata una fotografa coraggiosa e anticonformista che si è mossa con destrezza tra ritratti e reportage.
Ha analizzato la società in ogni aspetto, col suo sguardo, attento e profondo, ci ha lasciato immagini che hanno fatto la storia.
Il suo lavoro si può sintetizzare con la sua frase:
Se non ti piacciono gli esseri umani, sicuramente non puoi realizzare dei buoni fotoritratti.

Nel 1968 il Musée d’Art Moderne di Parigi le ha dedicato una mostra antologica.

È stata insignita delle nomine di Officier of Arts et Lettres nel 1982 e Chevalier de la Légion d’Honneur nel 1983.

Un’ampia retrospettiva della sua opera è stata allestita al Centre Pompidou, nel 1991.

Tra i numerosi libri pubblicati si ricordano James Joyce in Paris: His Final years (1965) e Photographie et société (1974).

È morta il 31 marzo del 2000 a Parigi.

#unadonnalgiorno

 

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