Giovanna Cau è stata l’avvocata del cinema italiano.
Nata a Roma nel 1923 e cresciuta in una famiglia romana borghese, fu staffetta partigiana sul finire dell’occupazione della capitale.
Diplomata al Liceo Tasso nel 1941, si laurea in giurisprudenza e apre il suo primo studio nel 1947 con il collega Sergio Barenghi.
Giovanna Cau è stata una figura di riferimento in ambito politico e dell’impegno sociale.
Ha partecipato al movimento femminile per il voto alle donne del 1946 con Laura Ingrao, Elena Gatti Caporaso, Rita Montagnana, Nilde Iotti.
Si avvicina al Partito Comunista e frequenta gli/le intellettuali che disegnano la rinascita italiana del dopoguerra.
Dopo alcuni anni di gavetta entrò nel quotato studio legale Cortina-Alatri, il primo ad occuparsi di materie cinematografiche.
È stata una delle prime cinque donne a esercitare la professione forense nella Capitale.
La frequentazione con personaggi come Moravia, Calvino, Visconti, Natalia Ginzburg l’attira inesorabilmente verso i problemi del diritto d’autore, delle normative sul cinema e l’editoria, fino a farla diventare specialista incontrastata della materia.
Al suo studio approdano anche gli attori (primo fra tutti l’amico di una vita, Marcello Mastroianni) e per alcuni diventa agente, confidente, perfino responsabile della comunicazione prima dell’invenzione degli uffici stampa.
Dietro la sua scrivania, una sigaretta sempre accesa, protetta da spessi occhiali, Giovanna Cau è stata per decenni “la testimone del cinema italiano“.
“Il suo studio – diceva Ettore Scola – era un luogo di ritrovo, una specie di agenzia matrimoniale del cinema dove si combinavano fidanzamenti, unioni più o meno durature e pure divorzi”.
È stata confidente e consigliera di autori, registi/e, attrici e attori.
Ha avuto un seggio senatorio al Comune di Roma e dal 2003 ebbe le deleghe per le politiche culturali e l’attenzione ai disabili.
Mi hanno presa – commentava – perché ai miei clienti del cinema e della cultura ho fatto guadagnare un bel po’ di soldi e perché, da quando cammino con un bastone, ho imparato com’è difficile girare per Roma.
Nel 2007, si candida sempre a Roma, con Veltroni, ottenendo un record di preferenze ma non rinnoverà il suo impegno istituzionale preferendo tornare al cinema, dove per tutta la vita è stata in prima fila nelle più aspre battaglie associative.
Ci ha lasciate/i a pochi giorni dal suo novantasettesimo compleanno, il 7 marzo 2020.
#unadonnalgiorno