Gegia Bronzini designer e artigiana che negli anni ’30 del secolo scorso univa la tecnica antica degli arazzi alle forme del Bauhaus, i filati di granoturco alla seta e al lino.
Ama ricercare e sperimentare, utilizza filati di ginestra, canapa, ortica, cartocci di granoturco, con cui si realizzano tessuti per l’arredamento con straordinarie sfumature dorate, impreziositi dall’innesto di piccoli ritagli di cellophane colorato.
Utilizza la tecnica antica tipica degli arazzi, il suo strumento è sempre stato il telaio a mano a due licci, con il quale è possibile realizzare soltanto la tela. Non ha mai voluto sapere niente di telai meccanici.
Dopo la sua scomparsa nel 1976, l’attività viene portata avanti dalla figlia Marisa che svolge originali ricerche sull’uso di particolari filati, mai utilizzati prima per la tessitura come il rame, la pelle e il tessuto ritessuto, a fianco di poetiche creazioni tessili, nelle quali sono spesso incorporati frammenti di elementi naturali.