Gayatri Chakravorty Spivak (Calcutta, 1942) è una filosofa statunitense, di origine bengalese. Attiva nel campo degli studi postcoloniali, del femminismo, della teoria della letteratura e degli studi di genere. Insegna alla Columbia University.
Brillante studentessa, dopo aver conseguito la laurea in letteratura inglese all’Università di Calcutta nel 1959, si trasferisce negli USA per continuare i propri studi conseguendo il dottorato alla Cornell University con una tesi sul poeta William Butler Yeats. Particolarmente interessata alla filosofia europea, nel 1976 traduce in inglese il fondamentale testo Sulla grammatologia di Jacques Derrida, partecipando in questo modo all’introduzione del decostruzionismo nel dibattito accademico americano. È una studiosa di approcci decostruttivi ai testi verbali, visivi e sociali.
Gayatri Chakravorty Spivak critica innanzitutto l’universalismo e l’eurocentrismo culturale che caratterizza tanto un certo filone del femminismo, quanto la teoria letteraria e la comparatistica. Affronta da un punto di vista locale e situato le questioni relative ai soggetti subalterni, mostrando gli atteggiamenti e i discorsi imperialistici delle accademie occidentali. Insofferente verso la netta demarcazione dei campi del sapere, la studiosa cerca di superare le barriere in direzione di un progetto interdisciplinare e multidisciplinare.
Il suo contributo più importante nel campo degli studi letterari sta aiutando a definire, elaborare e, quindi, complicare il campo degli studi di femminismo postcoloniale. Tale aggettivazione permette di delimitare l’area di interesse di questa corrente alle zone del sud del mondo e individuare nelle donne colonizzate e sfruttate il soggetto del nuovo femminismo.
L’idea sottostante al femminismo postcoloniale è certamente quella della relatività delle posizioni che non considerano la pluralità delle varie esperienze femminili. L’intento di Spivak è quello di volerci ricordare di sfuggire all’idea ingannevole che il femminismo sia un movimento facilmente catalogabile e sollecitarci a svelare, attraverso il reciproco rispetto e la comprensione delle differenze, i rapporti di potere che soggiacciono all’assetto culturale e socioeconomico globale e che non permettono l’effettiva e compiuta realizzazione della libertà tanto per le donne occidentali, quanto per le subalterne.
Non sono abbastanza erudita per essere interdisciplinare, ma posso infrangere le regole.
L’autrice affronta il tema della solidarietà, intesa come tentativo di capire gli altri e le altre imparando la loro lingua, quella attraverso la quale hanno appreso a riconoscere la realtà. Ci tiene a precisare che, nonostante al mondo esistano infinite lingue, noi continuiamo a imparare soltanto quelle europee. Aprirsi al diverso, a ciò che ci è sconosciuto è l’unico modo per andare oltre una semplice “trasmissione di significato” e per far sì che nulla venga perduto, occultato o eliminato durante questo faticoso processo.
Gayatri Chakravorty Spivak è impegnata nella formazione di insegnanti rurali e nell’agricoltura ecologica. Ha ricevuto numerosi dottorati onorari, il Premio di Kyoto, il Padma Bhushan dal Presidente dell’India e il Lifetime Scholarly Achievement della Modern Language Association.
Attivista e intellettuale ancora troppo poco conosciuta nel nostro paese. Un pensiero, il suo, da studiare e da cui trarre ispirazione.
#unadonnalgiorno