Gal Costa, icona e una delle più grandi interpreti della musica brasiliana.
Nata col nome di Maria da Graça Costa, il 26 settembre 1945, a Salvador de Bahia, ha contribuito a fondare ed è stata una delle voci più autorevoli del tropicalismo, movimento sviluppatosi in Brasile nel corso degli anni 60, che teorizza una commistione di generi e ispirazioni.
Possedeva una grande versalità che le ha permesso si mescolare lo stile di cui è stata pioniera con il rock e il folk.
Nell’arco di 57 anni di carriera, iniziata nel 1965, ha eseguito oltre cinquecento canzoni dei più grandi compositori carioca. Fra i suoi grandi successi ci sono Divino maravilhoso, Meu nome è Gal e Perola negra.
Ha ricevuto cinque candidature al Latin Grammy.
Giovanissima lavorava in un negozio di dischi e, affascinata dalla bossa nova, sognava di diventare una cantante.
Nei primi anni sessanta ha conosciuto João Gilberto che l’ha introdotta nella cerchia musicale della città, da lì è nata la fortunata collaborazione, durata per tutta la vita, con artisti come Caetano Veloso, Maria Bethânia e Gilberto Gil.
Nel 1965 è entrata per la prima volta in sala di registrazione per duettare con Maria Bethânia, in Sol Negro.
Nel 1967 ha inciso Domingo, con Caetano Veloso. L’anno seguente ha raggiunto la popolarità al Festival de Música Potiguar Brasileira con il brano Divino Maravilhoso e inciso quattro tracce dell’album Tropicália: Ou Panis et Circensis il disco-manifesto collettivo del nascente movimento musicale che ha preso il nome di tropicalismo.
Col suo primo album da solista, Gal Costa, del 1969, è rimasta molti mesi in classifica ed è partita per la prima grande tournée.
Da quel momento si sono succeduti dischi, programmi televisivi, spettacoli musicali, partecipazioni a film, prestigiose collaborazioni, tour in tutto il mondo e numerosi dischi d’oro.
Nel 2001 è stata inclusa nella Hall of Fame della Carnegie Hall.
È morta a San Paolo, il 9 novembre 2022, per un infarto, lasciando Gabriel, il figlio di 17 anni adottato nel 2007.
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