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Françoise Gilot

Françoise Gilot, l'unica donna che ha lasciato Picasso e il suo enorme ego

Per me la pittura è un modo di scoprire l’ignoto. Bisogna reagire al mondo, essere attivi e non mezzo morti. Dobbiamo vivere finché siamo vivi. I rimpianti sono solo una perdita di tempo.

Se si vuole vivere veramente, si deve rischiare clamorosamente, altrimenti la vita non vale la pena di essere vissuta.

Françoise Gilot, pittrice francese.

Nata il 26 novembre 1921 a Neuilly-sur-Seine già a cinque anni sapeva che sarebbe diventata un’artista grazie agli insegnamenti della madre. Studiò arte sebbene suo padre avesse per lei altre mire.

La sua prima mostra si tenne durante l’occupazione nazista di Parigi. I suoi primi disegni e acquerelli sono andati persi in un bombardamento tedesco.

Nel 1943, in un ristorante della Rive Gauche, dove frequentava personaggi leggendari come Joan Mirò, Gertrude Stein e Simone de Beauvoir, conobbe Pablo Picasso, che aveva 40 anni più di lei. Iniziò con lui una relazione decennale che ha portato due figli: Claude e Paloma. L’artista spagnolo l’ha ritratta nel quadro Joie de vivre nella figura Femme fleur.

Ha posato anche per Henri Matisse.

È stata l’unica donna che ha avuto il coraggio di lasciare Picasso per trovare la sua indipendenza personale e artistica, nel 1953.

Nel 1964 ha pubblicato Vivre avec Picasso, un libro sulla loro vita in comune che ebbe un enorme successo e a causa del quale il pittore arrivò a rifiutarsi di rivedere i suoi figli.

Françoise Gilot non ha mai insistito su un argomento particolare, ha creduto nel processo di pittura. A differenza del suo ex marito ha preferito lasciare che forme e colori si evolvessero per farsi guidare nel processo pittorico. 

Dagli anni Settanta ha iniziato a dipingere su tele più grandi in composizioni meno tradizionali usando soluzioni che richiedono più spontaneità e meno formalismo. Utilizza una tecnica simile ai kakemonos giapponesi o ai grandi carri armati tibetani. Dipinge su tela di cotone non stirata e non macinata con vernice acrilica. Chiama i suoi grandi quadri dipinti su entrambi i lati galleggianti perché possono muoversi e volare liberamente.

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