Emma Theofelus, è la più giovane ministra dell’Africa, eletta al parlamento della Namibia in marzo 2020, quando aveva soltanto 23 anni.
Nata il 28 marzo 1996, in una famiglia di 7 figlie e figli, è stata incoraggiata, sin da piccola, a lavorare sodo per realizzare i suoi desideri. Allieva brillante, si è sempre distinta per la sua propensione alla leadership.
Femminista, attivista, esperta di diritti umani, si è laureata in giurisprudenza presso l’Università della Namibia con una tesi su “femminismo africano e studi di genere”. Ha fatto anche parte del Consiglio nazionale dell’istruzione superiore.
Prima di andare al governo è stata Vicepresidente del Parlamento dei Giovani dal 2013 al 2018 e funzionaria del Ministero della Giustizia negli anni 2019-20.
Attualmente ricopre la carica di Vice Ministra dell’Informazione, della Comunicazione e della Tecnologia.
Nel 2020 è stata inserita da Avance Media nella lista delle 100 donne africane più influenti.
Con l’arrivo devastante della pandemia, ha dovuto imparare molto rapidamente come destreggiarsi al governo e nelle questioni politiche, ottenendo risultati impressionanti sulla comunicazione pubblica e sensibilizzazione. Nel suo ruolo istituzionale, ha affrontato la lotta alle fake news al tempo del coronavirus.
Se colpisce la sua giovane età nel ricoprire un ruolo politico così importante, bisogna però considerare che, in Africa, circa il 60 per cento della popolazione ha meno di 25 anni.
Emma Teofelus, non si è formata all’interno di un partito politico, è stata nominata soltanto per le sue capacità. Cosa alquanto insolita nell’Africa meridionale, dove le credenziali dei vecchi eroi della guerra di liberazione, spesso, pesano più pesantemente dei titoli di studio.
È una giovane femminista che si batte per l’istruzione, l’accesso alle informazioni e in prima linea contro la violenza sulle donne. Sentiremo ancora tanto parlare di lei.
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