Corinne Bailey Rae cantautrice britannica, vincitrice di due Grammy Awards, con milioni di dischi venduti e diversi dischi di platino guadagnati, è un’artista che ama sperimentare in indipendenza e centellinare le sue uscite.
Nata a Leeds, 26 febbraio 1979, da padre di origini caraibiche e madre inglese, ha studiato musica classica a scuola e iniziato a cantare nel coro della chiesa.
Era ancora un’adolescente quando ha fondato Helen, una band di sole ragazze ispirata dal femminismo delle Veruca Salt e delle L7. Attitudine da punkette, suonava musica rock con la chitarra elettrica, la minigonna e il mascara sbavato sulle guance prima di diventare la raffinata interprete soul-jazz che è oggi.
Si è laureata in lingua e letteratura inglese all’Università di Leeds nel 2000, ateneo che le ha conferito la laurea honoris causa nel 2011.
Nel novembre 2005 ha pubblicato il suo primo singolo Like a Star e, in febbraio 2006, il suo album d’esordio, Corinne Bailey Rae, che ha venduto oltre quattro milioni di copie facendola diventare la quarta musicista britannica della storia al numero uno in classifica col primo disco prodotto.
Nel 2007 ha partecipato a Goin’ Home: A Tribute to Fats Domino e registrato I’m Losing You di John Lennon per Make Some Noise, l’iniziativa musicale di Amnesty International che ha prodotto l’album tributo Instant Karma: The Amnesty International Campaign to Save Darfur. Nel luglio di quell’anno si è esibita nella tappa britannica del Live Earth allo stadio di Wembley.
Nominata per tre Grammy e tre Brit Awards, ha vinto due MOBO Awards e, nel 2008, si è guadagnata due Grammy per l’Album dell’Anno e Miglior album jazz contemporaneo per la sua collaborazione su River: The Joni Letters. Nello stesso anno ha registrato una sessione live di River agli Abbey Road Studios per Live from Abbey Road per Channel 4, trasmessa nella seconda serie.
Il suo secondo disco, The Sea, uscito nel 2010, dopo una pausa di quasi tre anni, le ha portato una nomination per il Mercury Prize.
Nel 2012 ha vinto ancora un Grammy per la migliore interpretazione R&B per Is This Love, cover dell’omonima canzone di Bob Marley and the Wailers.
Prendendo tante pause, tra alti e bassi, anni di silenzio e depressione dovuta alla perdita del marito, il sassofonista Jason Rae, morto di overdose, nel 2016 è uscito il suo terzo album, The Heart Speaks in Whispers che ha debuttato al secondo posto nella classifica R&B.
Selezionata dalla NASA per la campagna Destination: Jupiter quando la sonda spaziale Juno è entrata nell’orbita di Giove il 5 luglio 2016, ha rappresentato l’Europa per la campagna PSA del Comitato Olimpico Internazionale, si è esibita in vari festival nel Regno Unito e in Europa ed è stata ospite speciale a supporto di Stevie Wonder al suo concerto a Hyde Park.
Nel 2017 ha registrato The Scientist per la colonna sonora di Cinquanta sfumature di nero.
Con il brano Jersey Girl ha contribuito all’album tributo a Tom Waits, Come On Up to the House: Women Sing Waits, del 2019.
Si è esibita all’inaugurazione di LEEDS 2023, un anno di cultura.
Il 15 settembre 2023 è uscito Black Rainbows, il suo primo album in sette anni, ispirato dalle sue esperienze con la Stony Island Arts Bank, archivio di arte e cultura nera con sede a Chicago.
Sei canzoni dell’album di debutto sono state incluse nella colonna sonora del film Venus.
Ambasciatrice per diversi enti benefici in tutela di ambiente e diritti umani, è stata protagonista della campagna 30 Songs/30 Days per supportare Half the Sky: Turning Oppression into Opportunity for Women Worldwide, progetto mediatico femminista multipiattaforma.
Colta, raffinata, impegnata, indomita, continua a esprimersi con la sua musica veicolando messaggi di equità e rispetto.