Alla scultura sono grata per il piacere che mi ha dato e per l’opportunità di essere libera e indipendente, e di creare nella misura delle mie capacità.
Concetta Scaravaglione artista statunitense di origine italiana, conosciuta per la sua scultura architettonica prodotta durante gli anni della Grande depressione.
Minuta e gracile, testarda e determinata, è riuscita a eccellere in un’arte considerata maschile proponendo una scultura compatta, fisica, che l’ha portata a utilizzare diversi materiali come marmo, legno, terracotta e bronzo. Tra i suoi tanti primati c’è anche quello di aver sperimentato, per prima, la fusione dei metalli nella scultura.
Ha esposto in diverse mostre personali e collettive. Le sue sculture sono oggi esposte nelle collezioni di celebri musei come il MoMA, il Whitney, il Roerich Museum, Glasgow Museum, Art Gallery of Hamilton (Ontario), Pennsylvania Academy of Fine Arts, Arizona State College, Dartmouth College e il Vassar College, dove ha insegnato dal 1952 al 1967.
Per il suo instancabile e innovativo contributo all’arte, è stata la prima donna a ricevere la Widener Gold Medal alla Pennsylvania Academy of Art and Letters nel 1935 e, nel 1947, si è aggiudicata il prestigioso Rome Prize che ha finanziato la sua formazione presso la American Academy in Rome.
Nata a New York il 9 luglio 1900 in una famiglia appena emigrata dalla Calabria, era l’ottava di dieci figlie e figli che, rimasti presto orfani del padre, vennero costretti a lavorare per andare avanti.
Fece scalpore il suo desiderio di studiare arte, decisione contrastata in casa, anche quando le portò fama e soldi.
Dopo esser stata l’unica ragazza a seguire le lezioni alla National Academy of Design di New York, si era iscritta all’Art Students League, lavorando di giorno e studiando la sera.
Ha esposto al Brooklyn Museum nella mostra realizzata dalla New York Society of Women Artists con la Society of Swedish Women Artists e, ancora, nel 1938, alla seconda mostra dell’Associazione degli Scultori. Nel 1944 ha fatto parte della giuria della 30ª mostra annuale della Brooklyn Society of Artists.
Acclamata dalla critica come rappresentante di spicco dell’Art déco statunitense, il suo lavoro divenne, col tempo, sempre più astratto.
Per molti anni ha anche svolto attività didattica e insegnato alla New York University, il Black Mountain College, il Sarah Lawrence College e il Vassar College.
Ha avuto importanti commissioni da parte dell’amministrazione di Washington, tra le quali Railway Mail-1862 scultura in alluminio del 1935 per l’edificio dell’ufficio postale federale e Agriculture, rilievo in pietra per la sede della Commissione Federale del Commercio.
Si è spenta il 4 settembre 1975 a New York a causa di un tumore. Numerose sue lettere sono conservate presso lo Smithsonian Institution.
L’italiana, come veniva appellata, si è fatta strada in un mondo a prevalenza maschile. Instancabile ha superato difficoltà, tabù e lo scetticismo della società e della famiglia di origine.
È stata un’artista la cui storia è poco nota, soprattutto nel nostro paese, che ha dato lustro a un’arte che ha portato a livelli monumentali. Una donna che è stata un grande esempio di tenacia e determinazione.
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