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Chiara Civello

Chiara Civello

Chiara Civello è una raffinata cantautrice, compositrice e polistrumentista apprezzata in tutto il mondo.

Otto album in studio, numerosi i singoli e le partecipazioni a dischi di artiste e artisti internazionali, ha sempre goduto del favore della critica e di colleghe e colleghi, tanto che Burt Bacharach ha scritto un brano per lei e Tony Bennett l’ha definita “la miglior cantante jazz della sua generazione“.

Ama definirsi internazional-popolare e, di fatto, la sua carriera si è dipanata tra BrasileItalia e Stati Uniti, vantando prestigiose collaborazioni.

Suona chitarra e pianoforte e canta in diverse lingue, oltre all’italiano anche in inglese, spagnolo, portoghese, francese e napoletano.

Nata a Roma il 15 giugno 1975 da madre pugliese e da padre siciliano, ha iniziato a mettere le mani su un pianoforte dall’età di due anni, successivamente ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta.

A 13 anni ha frequentato il Saint Louis Music School di Roma e a 16 ha superato l’audizione per essere ammessa alla Berklee College of Music, celebre scuola di musica statunitense dove è andata a studiare nel 1994, esperienza fondamentale per la sua formazione.

A Boston ha appreso l’arte della composizione e dell’arrangiamento, imparando “come camminare nella musica”, l’apertura mentale, il “metissage” e l’identificazione di ciò che la muoverà musicalmente.

Dopo il diploma si è trasferita a New York. Nel 2002 ha inciso alcuni brani per l’album October Road di James Taylor.

Nel 2005, con Last Quarter Moon, è stata la prima artista italiana nella storia a incidere per la Verve Records. L’album, che contiene contiene sette canzoni scritte da lei, e tre in collaborazione con altri artisti, tra cui ballad Trouble, composta a quattro mani con Burt Bacharach, ha scalato le classifiche italiane e giapponesi, qualificandosi come Top jazz album.

Nel 2006 si è esibita al Roma Jazz Festival insieme a Michael Bublé e Laura Pausini.

L’anno seguente ha pubblicato il suo secondo album The Space Between, ha lavorato col cantante Juan Luis Guerra, con cui ha duettato nel brano Something Good, contenuto in La Llave de Mi Corazón, vincitore di cinque Latin Grammy Awards.

Nel 2008 ha scritto con Pino Daniele il brano L’Ironia di Sempre, contenuto nell’album Ricomincio da 30, col quale si è esibita al famoso concerto di Piazza Plebiscito per celebrare i trent’anni della carriera del grande cantautore partenopeo.

Nel 2010 è uscito l’album 7752, il numero è la linea d’aria in chilometri che congiunge le due città chiave del disco, New York e Rio de Janeiro, dove ha iniziato la sua collaborazione con Ana Carolina, star del pop brasiliano e sua principale collaboratrice nella scrittura del disco. La Deluxe Edition, ristampa del 2010, contiene l’inedito Tre (scritto con Rocco Papaleo).

Nel 2012 ha partecipato al Festival di Sanremo, nella categoria Big, con una canzone, scritta insieme alla cantautrice italo-spagnola Diana Tejera, che ha dato il titolo all’album Al posto del mondo e che ha ricevuto un grande successo di critica. Dello stesso anno è la canzone “Problemi” che, nella versione portoghese Problemas” ha vinto il premio come migliore canzone del 2012 in Brasile. 

Canzoni, del 2014, è un album di cover di brani italiani che vanno dagli anni Sessanta in poi, con ospiti prestigiosi come Gilberto GilChico Buarque, Ana CarolinaEsperanza Spalding.

Nello stesso anno ha ricevuto il Premio Musica e Comunicazione al Grandprix della pubblicità, in settembre ha affiancato Gigi Marzullo e Manuela Moreno nella conduzione del programma televisivo di Rai Uno Settenote.

Pop elegante, influenze brasiliane, alcuni brani sorprendenti del cinema italiano ed elettronica subliminale. Tutto questo e molto altro è il disco Eclipse, in cui mostra ancora una nuova e diversa ricerca musicale. Un perfetto equilibrio tra atmosfere classiche e sound moderno.

Tra gli ospiti, Francesco Bianconi dei Baustelle, Cristina Donà, Diego Mancino, Pippo Kaballà, i giovani cantautori Dimartino e Diana Tejera, i grandi musicisti brasiliani Pedro Sà Roubinho Jacobina. 

Chansons: Chiara Civello Sings International French Standards, è composto da dodici classici del cantautorato francese, da Michel Legrand a Charles Aznavour, Charles Trénet, Édith Piaf, Jacques Brel, Gilbert Bécaud e Francis Lai.

Per iniziativa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 19 dicembre 2018 è stata insignita del titolo onorifico di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Nel 2022 ha pubblicato Sono come sono un singolo firmato assieme al cantautore Kaballà, riadattamento in italiano di una hit brasiliana di Sandra de Sásu (“Olhos Coloridos”) divenuta un inno della lotta al razzismo, facendone un raffinato numero funky contro tutte le discriminazioni.

Il tour del 2024, dal titolo Sempre così, è ispirato all’omonimo brano composto e scritto insieme a Patrizia Cavalli, una delle voci più acute e amate della poesia italiana del secondo 900.

Il testo, iniziato e finito nel 2022, poco dopo la scomparsa della poeta, nasce dalla profonda amicizia tra le due donne, scavando tra nostalgia, commozione e gratitudine.

La costellazione poetica disegnata in questo nuovo spettacolo vede la compresenza della musica con la poesia e il cinema. Da sola sul palco, accompagnata da pianoforte, chitarra e la sua inconfondibile voce, entra nelle diverse stanze dell’amore che la sua musica ha abitato nel corso degli anni.

La performance è realizzata in collaborazione con la regista francese Céline Sciamma (“Tomboy” e “Ritratto della giovane in fiamme”). Ad aprire il sipario sullo spettacolo è la visione del suo “This Is How a Child Becomes a Poet”, cortometraggio presentato in anteprima all’80esima Mostra del Cinema di Venezia. Un viaggio nelle stanze che furono la casa di Patrizia Cavalli e anche momentum che ha dato il la all’artista per finire la canzone lasciata incompiuta dalla poetessa.

Chiara Civello è un’aliena nel panorama nazionale del pop al femminile, il suo raffinato eppure popolare universo musicale si perde nella sua nebulosa senza tempo di languori bossa nova, sinuosità jazzy e vocalizzi felpati. Un mondo tropicalista al contrario, che si propone di allargare i confini della canzone italiana, aprendola ad altri linguaggi.

Un talento nostrano che travalica i confini nazionali diffondendo musica di qualità in tutto il pianeta.

 

#unadonnalgiorno

 

 

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