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Charlotte Despard paladina dei diritti umani

Charlotte Despard paladina dei diritti umani

La pace della sottomissione è la pace della morte.

Charlotte Despard scrittrice inglese, leader del movimento di emancipazione femminile, ha lottato per i diritti delle donne, dei bambini e di lavoratori e lavoratrici.

Nacque il 15 giugno 1844, a Ripple, nel Kent, in una famiglia nobile. Da subito si fece notare per il suo  spirito ribelle e combattivo. A 10 anni era già scappata di casa lamentando di non  ricevere la stessa istruzione del fratello, ufficiale dell’esercito e alto rappresentante del re in Irlanda, di cui sarebbe poi diventata avversaria politica durante le proteste contro la prima guerra mondiale e per l’indipendenza dell’Irlanda. 

Sua madre dopo sette gravidanze e una vita rinchiusa in casa, era stata mandata in un manicomio. Questo grave evento influenzò fortemente le scelte della figlia.

La sua vita pubblica e il suo attivismo cominciarono a 45 anni, quando rimase vedova.

Iniziò a dedicarsi alla carità, rimase sconvolta dalle misere condizioni di vita degli ultimi e decise di andare a vivere in mezzo alle persone che aiutava, abitò per 20 anni in periferia, nel retro di un punto di soccorso per poveri che aveva creato.

Nel 1899 aprì una mensa per i bambini. Sette anni dopo, grazie al suo esempio, il governo inglese autorizzerà il primo servizio mensa nelle scuole.

Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo si avvicinò alla politica, incontrando le principali figure e i principali movimenti sociali dell’epoca, ispirando e rimanendo ispirata dai personaggi che incontrava, del calibro di Gandhi, lottando duramente per la concessione del voto alle donne.

L’età di Charlotte Despard avanzava, ma la sua energia rimaneva sempre la stessa, e non ebbe paura di affrontare il carcere più volte, la prima volta che le accadde aveva 65 anni. Aveva semplicemente partecipato a una marcia pacifica verso il Parlamento di Londra.

Nel 1907 è stata tra le tre fondatrici della Women’s Freedom League, la Lega per la Libertà delle Donne, una delle tre principali organizzazioni per il suffragio.

Fece un viaggio di 5 mesi per le campagne inglesi con delle amiche in un caravan per diffondere il messaggio dell’emancipazione.

Venivamo salutate in questi distretti con un’ostilità e una violenza che quasi terrorizzava chi non era abituata. Urlavano, ci tiravano uova marce, frutta e ortaggi rovinandoci i vestiti, e delle oscenità irripetibili offendevano le nostre orecchie. Tornavamo sempre il giorno dopo ovunque avevamo incontrato violenza. E quasi sempre scoprivamo che il nostro pubblico era attento.

Le donne inglesi nel 1918 ottennero il diritto di voto.

In quegli anni c’erano state anche le guerre coloniali e la prima guerra mondiale, che Charlotte Despard contestò duramente, lottato contro l’arruolamento obbligatorio degli uomini. Formò gruppi di donne pacifiste, con le quali realizzò piccoli ospedali e mense per poveri.

Per il suo coraggio e attivismo contro le ingiustizie, alla soglia dei 90 anni, un gruppo di fascisti bruciò e rase al suolo la sua casa.

Visse gli ultimi anni della sua vita a Dublino, dove ha continuato a lottare fino all’ultimo istante al fianco dei repubblicani, tornando anche in prigione, e a manifestare apertamente contro i fascismi nascenti in Europa.

Dopo vari romanzi, a 91 anni ha scritto il suo primo libro di poesie, Alla luce dell’alba rossa.

È morta il 10 novembre 1939, aveva 95 anni ed era più giovane che mai.

Charlotte Despard è un nome sparito dalla storia ma c’è un uomo che l’ha conosciuta senza dimenticarla e da cui fu molto influenzata, Gandhi. 

Fu estremamente colpito da questo movimento, e in particolare da Charlotte Despard.
Ho fatto lunghe chiacchierate con lei a Londra e l’ammiro fortemente. Apprezzo molto il suo essere portavoce della resistenza spirituale”, scrisse di lei.

Al suo ritorno in India, il Mahatma parlò del movimento suffragista e intuì che era imperativo coinvolgere anche le donne nel suo movimento, metterle in prima fila nelle  campagne di non violenza.

La storia per la libertà dall’oppressione è stata vinta nel mondo anche grazie alle gesta di una femminista vegetariana quasi centenaria chiamata Charlotte Despard.

#unadonnalgiorno

 

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