Carla Bley, grande protagonista dell’avanguardia statunitense degli anni Sessanta e Settanta, è stata compositrice, pianista e organista.
Viene soprattutto ricordata per l’album Escalator over the Hill, opera jazz-rock di un’ora e mezza.
Nata col nome Lovella May Borg a Oakland, California, l’11 maggio 1936, a sedici anni si è trasferita a New York. Lavorava nel celebre locale Birdland, quando ha conosciuto e poi sposato il pianista jazz Paul Bley, da cui prese il cognome che ha tenuto anche dopo il divorzio.
A partire dal 1960, le sue composizioni sono state eseguite da musicisti e musiciste di fama internazionale, che l’hanno consacrata come figura di riferimento del movimento free jazz.
Il lungo sodalizio musicale con il trombettista austriaco Michael Mantler, che ha sposato nel 1967, ha portato alla formazione della Jazz Composer’s Orchestra, inciso il primo disco, Communication, 1965, ha portato un lungo tour promozionale in Europa.
Il concept album Escalator over the Hill, prodotto tra il 1968 e il 1971, su tre dischi, suonato dalla Jazz Composer’s Orchestra, è un’opera, con parole e libretto, che spazia dal jazz al rock alla musica colta, ispirandosi alla tradizione delle big band. Ricordato come uno dei dischi fondamentali dell’avanguardia statunitense, ispirato ai testi del poeta surrealista John Haines, ha visto il coinvolgimento della figlia Karen Mantler, che ha partecipato a molti dei suoi successivi lavori in veste di tastierista e armonicista.
Nel 1973, insieme al marito, ha fondato l’etichetta discografica indipendente WATT Works.
Negli anni settanta ha fondato una big band che porta il suo nome con cui si è esibita sui palchi di tutto il mondo.
Ha collaborato con importanti musicisti e musiciste rock e continuato a lavorare agli arrangiamenti della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, leggendaria formazione che univa il jazz sperimentale alla musica politica folk e tradizionale.
Il suo ultimo disco è stato Life Goes On, del 2020.
È morta a Willow, 17 ottobre 2023, aveva 87 anni.
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