Non mi fanno paura, una vita dura mi ha forgiato.
Mamma lavora alla Mercedes, ho assistito papà malato di cancro. Accompagnandolo in ospedale, ho visto coi miei occhi lo stato catastrofico della Sanità del mio paese.
Ho cresciuto io, le mie cinque sorelle minori.
La questione non sono io o il mio futuro, ma il disastro cui quella gente ha portato il mio paese e la vita quotidiana delle persone normali.
Continuerò a parlarne in pubblico, non mi fermeranno.
Blanka Nagy la studentessa liceale diventata il bersaglio privilegiato dei media filo-governativi ungheresi dopo un coraggioso discorso pubblico di sette minuti durante una manifestazione di protesta contro la cosiddetta legge-schiavitù.