Betty Davis è stata una modella, cantante e compositrice statunitense.
Sfrontata, lungimirante, femminista e libera, è stata protagonista della scena funk degli anni ’70 anche se non ha ottenuto il successo che avrebbe meritato.
Per la sua voce cruda, implacabile, i versi carichi di sensualità e i suoni spigolosi, viene spesso indicata come la donna che ha inventato la fusion.
Nata col nome di Betty Mabry a Durham, Carolina del Nord, il 26 luglio 1945, ha vissuto i primi anni della sua vita in una fattoria. A dodici anni si era trasferita a Pittsburgh con la famiglia e, pochi anni dopo, a New York per studiare al Fashion Institute of Technology, dove ha iniziato la sua carriera come modella.
Nella Grande Mela era entrata in contatto con le celebrità di quegli anni, è stata amica di Andy Warhol e di musicisti come Jimi Hendrix e Sly Stone che introdusse a Miles Davis, sposato nel 1968. Il celebre jazzista le ha dedicato una canzone e la copertina del suo album Filles de Kilimanjaro. Era riuscita a influenzarlo notevolmente sul piano musicale, nonostante il loro matrimonio fosse durato solo un anno, a causa dei modi violenti dell’uomo.
Dopo il divorzio, Betty Davis si è trasferita a Londra dove ha continuato a lavorare come modella e a comporre brani, passione coltivata sin dall’infanzia. Tornata negli Stati Uniti ha organizzato un gruppo di musicisti di talento della West Coast per registrare i pezzi del suo primo album, Betty Davis, del 1973.
Altri due dischi seguirono nei successivi due anni, They Say I’m Different e Nasty Gal, tutti prodotti con grandi musicisti, che non hanno però mai raggiunto il successo meritato.
Aveva una voce dal timbro sporco, i suoi testi e performance erano sfrontatamente sensuali. Pioniera del black feminism, ha anticipato le tendenze, la sua immagine di donna sexy, nera e forte, leader controcorrente nell’industria musicale maschilista negli anni ’70, è riuscita a influenzare molte musiciste, negli anni successivi.
A causa delle sue visioni molto aperte in fatto di sessualità, molti suoi brani vennero boicottati dalle stazioni radiofoniche dell’epoca a causa delle pressioni di diversi gruppi religiosi a lei ostili.
Sebbene, con il passare del tempo, le sue canzoni siano state rivalutate, dopo il terzo album, si è ritirata dalla scena musicale.
Nel 2009 è stato stampato il suo quarto disco Is It Love or Desire, inciso nel 1976 e rimasto inedito fino a quel momento.
Nel 2017 è stata al centro del documentario Betty: They Say I’m Different e differente lo è stata davvero: sfrontata provocante, cantava di diritti delle persone nere e di libertà delle donne e quando ha visto che il successo non arrivava, non ha avuto alcuna esitazione a cambiare strada.
È rimasta una figura di culto per chi ama il funk e il soul.
Esiste anche una raccolta di greatest hits dal titolo Anti Love: The Best of Betty Davis, uscita nel 2000.
Ha lasciato la terra il 9 febbraio 2022.
#unadonnalgiorno