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Annie Leibovitz

Annie Leibovitz

Quando dico che voglio fotografare qualcuno, significa, in realtà, che vorrei conoscere qualcuno, consultarne la personalità. Per realizzare il miglior scatto possibile devo calarmi nel contesto, nella situazione. La fotografia perfetta immortala ciò che ti circonda, un mondo di cui divieni parte.

Annie Leibovitz è una delle più importanti  fotografe viventi. Ha realizzato i ritratti più significativi della fotografia contemporanea.

Di origine ebrea, è nata a Waterbury il 2 ottobre 1949, suo padre era un ufficiale e la madre una ballerina. Cresciuta tra i numerosi spostamenti dovuti al lavoro del genitore, le sue prime foto furono scattate nella base militare delle Filippine, dove il padre era impegnato nella guerra del Vietnam. Ha acquistato la prima macchina fotografica in Giappone nel 1968. Fu sua madre, che amava fermare i momenti familiari più belli a instillarle l’amore per l’arte e per il bello. Rientrata negli Stati Uniti ha frequentato l’Istituto d’Arte di San Francisco dove ha conosciuto i celebri fotografi Robert Frank e Henri Cartier Bresson, si è appassionata sempre di più all’arte della fotografia che è diventata il suo mestiere. Dopo collaborazioni saltuarie con varie riviste, si è specializzata sempre più nei ritratti. Nel 1969 è stata in un kibbutz israeliano per documentare la vita dei volontari, creando così il portfolio che le ha permesso di fare il salto e approdare alla celebre rivista Rolling Stone dove ha lavorato dal 1970 al 1983, diventando la responsabile della fotografia.

Ingaggiata dalla band, ha seguito i Rolling Stones per tutta la durata della loro tournée nel 1975.

Nel 1988 ha conosciuto Susan Sontag, scrittrice e critica d’arte statunitense, sua compagna di vita fino alla morte di quest’ultima, nel 2004. Ne ha fotografato gli ultimi anni di vita, passo dopo passo, verso la fine.

Nel 1990, Annie Leibovitz è stata premiata col riconoscimento Infinity Awards per la Applied Photography, l’anno successivo è stata la prima donna a esporre alla Washington National Portrait Gallery.

​Il suo lavoro è caratterizzato dalla profonda intimità che riesce a ricreare con le persone che ritrae, proiettato alla scoperta dell’anima della vita stessa; delle piccole cose, delle storie che i volti, i paesaggi, gli ambienti, possono raccontare. Cerca sempre di scoprire l’anima del suo soggetto prima di immortalarlo.

Ha fotografato migliaia di celebrità, ma lo scatto che, più di tutti, è passato alla storia è quello fatto a John Lennon nudo che, in un momento di particolare tenerezza, abbraccia Yoko Ono vestita, poche ore prima di essere ucciso.  ​

Dalla morte di Lennon ha iniziato un percorso di transizione in cui è riuscita a dedicarsi maggiormente a se stessa e alla propria vocazione. Superata la dipendenza dalla cocaina è entrata tra i ranghi dei fotografi di Vanity Fair dove si è dedicata attivamente ai ritratti, immortalando tutti i/le maggiori esponenti  del mondo della politica, cultura e spettacolo che hanno fatto a gara per accaparrarsi un suo scatto, sapendo che sarebbe stato consegnato alla storia. 

Celebre è stato anche il suo servizio per la Disney in cui ha ritratto attrici che impersonano le principesse più famose.

Ha pubblicato anche numerosi libri, calendari celebri come Pirelli e Lavazza e tante fotografie di moda. Continua ancora a tenere seminari, a parlare e far parlare del suo talento.

Il vero animo di Annie Leibovitz traspare dagli scatti più personali strappati agli angoli della vita quotidiana.

Il lavoro sui ritratti è sicuramente il più noto, ha fotografato la Regina Elisabetta II, il Presidente Obama e la sua famiglia, storica la foto di Whoopy Golberg nella vasca da bagno piena di latte. Ha immortalato Sting nel deserto, nudo e coperto di fango per fondersi con lo scenario. Sua è la foto copertina del celebre album Born in the U.S.A. di Bruce Springsteen, come pure quella di Meryl Streep, con il volto tinto di bianco che si tira la pelle. E molte, molte altre ancora, tutte immagini riconoscibilissime e che fanno parte della nostra cultura contemporanea.

Annie Leibovitz è un personaggio complesso, dinamico e sfaccettato, che difficilmente scende a compromessi nella vita, così come nel suo lavoro. La sua sensibilità artistica le ha concesso di raccontare una storia attraverso ogni fotografia.

#unadonnalgiorno

 

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