Il suo nome completo è Amanda Ngoc Nguyễn ed è nata il 10 ottobre 1991. Sin da bambina ha desiderato andare nello spazio.
Laureata a Harvard, ha fatto uno stage alla NASA e condotto ricerche sugli esopianeti presso il Center for Astrophysics di Harvard & Smithsonian.
Era ancora una studentessa quando, nel 2013, ha subito una violenza sessuale.
Determinata a non lasciare che la sua aggressione facesse deragliare il suo obiettivo di entrare alla NASA dopo la laurea, aveva optato per la catalogazione del suo kit di stupro (le prove di un reato sessuale). Successivamente, ha scoperto che la sua scelta di rimanere anonima le dava solo sei mesi per agire prima che lo stato distruggesse il kit, rendendo impossibile qualsiasi futura azione legale.
Invece di arrendersi a una legge che di fatto le negava giustizia, ha deciso di impegnarsi e lottare per un cambiamento, per se stessa e per le sopravvissute di tutto il mondo, dedicandosi completamente alla difesa dei diritti delle vittime di violenza.
Ha messo su una potente campagna virale attraverso la quale è riuscita a raccogliere in breve tempo centomila firme per promuovere un decreto che ella stessa aveva redatto, il Sexual Assault Survivors’ Rights Act che Barack Obama ha firmato nel 2016 che prevede, tra le altre cose, il diritto di avere le prove di un kit di stupro conservate senza accusa per tutta la durata della prescrizione.
Ha prestato servizio come vice collegamento della Casa Bianca per il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti prima di decidere di dedicarsi a tempo pieno alla no profit Rise che aveva creato nel 2014 per proteggere e sostenere le vittime di abusi.
Ha ideato eventi di grande impatto come una sfilata di moda durante la New York Fashion Week al MoMA, con modelle sopravvissute ad aggressioni sessuali e dato vita alla mostra What Were You Wearing? – Come eri vestita?, in cui sono esposti gli indumenti indossati da tante donne al momento dello stupro.
Ospite d’onore della Marcia delle Donne di Washington del 2017 contro le politiche discriminatorie di Trump, l’anno seguente è stata tra le protagoniste della campagna We the Future che mirava a sensibilizzare decine di migliaia di scuole medie e superiori degli Stati Uniti.
Intanto, la sua faccia e il suo impegno rimbalzavano sulle copertine delle maggiori riviste del pianeta e veniva ospitata nei più importanti talk show.
Il sogno di andare nello spazio non l’ha mai abbandonata e nel 2021 è diventata scienziata astronauta presso l’International Institute of Astronautical Sciences, dove ha condotto ricerche sulla salute delle donne.
Nel 2024, Blue Origin ha annunciato che sarà la prima vietnamita a volare nello spazio in una missione New Shepard.
Tanti sono stati i premi ricevuti in riconoscimento del suo lavoro, la sua storia compare nell’antologia del 2022 We Are Here: 30 Inspiring Asian Americans and Pacific Islanders Who Have Shaped the United States pubblicata dallo Smithsonian Institution e Running Press Kids.
Dopo aver riscritto la legge ha scritto la sua storia nel libro
Un tributo alla resistenza, una celebrazione della guarigione attraverso l’azione e un grido che risuona per cambiare il mondo.Da attivista a astronauta il cammino di Amanda Nguyen è piastrellato di impegno e determinazione.
#unadonnalgiorno