Amanda Gorman è passata alle cronache mondiali per essere la giovane poeta e attivista che ha letto i suoi componimenti all’insediamento di Joe Biden, il 20 gennaio 2021.
Ha provocato l’ammirazione generale grazie alla sua lettura sicura e piena di grazia.
Nata il 7 marzo 1998 a Los Angeles, è stata cresciuta soltanto da sua madre, l’insegnante di inglese Joan Wicks, insieme ai suoi due fratelli e sorelle. Ha iniziato a comporre poesie a otto anni.
A 16 anni è stata delegata giovanile alle Nazioni Unite.
Nel 2017 è stata la più giovane vincitrice del prestigioso National Youth Poet Laureate, che premia il migliore giovane talento nel campo della poesia degli Stati Uniti.
Laureata in Sociologia a Harvard, i suoi lavori parlano di oppressione, femminismo, razzismo, emarginazione e diaspora.
Nel 2015 ha pubblicato il libro The One for Whom Food Is Not Enough. A settembre uscirà la sua prima raccolta di poesie The Hill We Climb, che includerà anche quella per l’insediamento e Change Sings un libro illustrato di poesie per bambine/i.
È già diventata una paladina della lotta contro la discriminazione razziale e per i diritti civili.
È salita sul palco avvolta in un cappotto giallo indossando un anello che riproduce una piccola gabbia contenente un uccellino, anelito di libertà che richiama al libro di Maya Angelou, I Know Why the Caged Bird Sings.
Nella cerimonia, vista in tutto il pianeta, Amanda Gorman ha letto il suo componimento intitolato The Hill We Climb in cui si parlava anche dei fatti di Capitol Hill.
“Abbiamo visto una forza che avrebbe distrutto il nostro Paese se avesse significato rinviare la democrazia. Questo sforzo è quasi riuscito. Ma se può essere periodicamente rinviata, la democrazia non può mai essere permanentemente distrutta“, ha affermato.
Nella poesia ha accennato anche alla sua personale esperienza di “ragazzina nera e ossuta, discendente da schiavi, che sognava un giorno di diventare presidente e oggi recita all’insediamento di un presidente“.
La lettura all’insediamento del presidente ha rappresentato una grande sfida, perché Amanda Gorman ha un disturbo dell’elaborazione uditiva. Ha anche problemi di articolazione del discorso che le rendono difficile pronunciare determinate parole e suoni, come la lettera “r”.
“Non vedo la mia disabilità come una debolezza. Mi ha reso l’artista che sono e la narratrice che mi sforzo di essere“, ha spiegato.
In un attimo è diventata un’icona di stile. Già testimonial per varie campagne pubblicitarie, fa parte di un’agenzia di modelle che ha l’intento di costruire una nuova immagine di eleganza, basata sulla sostenibilità e sullo scardinamento dei codici del passato.
La strada di Amanda Gorman è tutta in salita, è destinata a diventare un grande esempio per le generazioni future. È una di quelle giovani donne su cui dobbiamo investire per un mondo più equo e più bello.
#unadonnalgiorno