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Alison Bechdel

Alison Bechdel fumettista
Photo credit Elena Seibert

Alison Bechdel è una fumettista statunitense icona della comunità LGBTQ+ conosciuta in tutto il mondo per Dykes to Watch Out For, una delle prime strisce a fumetti con protagoniste omosessuali.

È diventata famosa per aver inventato il Test di Bechdel, metodo empirico utilizzato per valutare l’impatto di personaggi femminili nelle trame delle opere di finzione.

Il fine è sensibilizzare sulla diseguaglianza di genere in ambito narrativo.

È nata in Pennsylvania il 10 settembre 1960 in una famiglia di insegnanti, cattolici praticanti molto rigorosi.

Nel 1981 si è trasferita a New York, tentando, invano, di entrare in diverse scuole d’arte. Per mantenersi, lavorava per delle case editrici.

Ha iniziato a pubblicare le sue strisce di fumetti su Womannews nel 1983. Dopo solo un anno, numerose altre riviste e giornali richiedevano i suoi lavori.

È diventata fumettista a tempo pieno nel 1990, successivamente si è trasferita in Vermont dove ha conosciuto la sua compagna, la scrittrice Amy Rubin.

La graphic novel autobiografica Fun Home. Una tragicommediafamiliare, ha avuto un successo straordinario, è stata al primo posto della classifica dei migliori libri del 2006 secondo la rivista Time, finalista al National Book Critics Circle Award, ha vinto il Premio Eisner per la miglior opera basata sulla realtà. Nel 2015 è anche diventata un musical a Broadway.

Ma, il libro ha subito anche dei tentativi di censura in Missouri e in South Carolina. Alison Bechdel vi ripercorre la sua infanzia e adolescenza raccontando di suo padre Bruce, morto prematuramente per un tragico incidente, o forse per un suicidio ben congegnato. Attraverso una narrazione non lineare, costruita per salti temporali intorno a riferimenti letterari particolarmente significativi, tratteggia il ritratto di un uomo freddo e distante, la sua passione per la letteratura alimentata dal lavoro di insegnante e la sua ossessione per il restauro di oggetti (e case) d’epoca.

Pieno di talento, intelligenza e curiosità, l’uomo ha fatto delle scelte – stabilirsi nella cittadina di provincia dove era nato, rilevare l’impresa funebre dei genitori, mettere su una famiglia “tradizionale” – che lo hanno portato a vivere la sua omosessualità (o bisessualità) in modo clandestino e doloroso anche per chi gli stava accanto.

Mentre si interroga su chi sia stato veramente suo padre, l’autrice ripercorre la sua infanzia trascorsa tra cimeli d’antiquariato e bare vuote, disturbi ossessivo-compulsivi e diari segreti in cui non trascriveva mai la verità, fino all’adolescenza, alla ricerca di se stessa e al coming out.

Una forte, genuina spinta ad andare oltre verità preconfezionate, pregiudizi e stereotipi.

Il suo ultimo lavoro è Come diventare superforti (e complicarsi la vita) del 2021 in cui rivela della sua ossessione per il fitness e, attraverso la narrazione dei suoi riferimenti culturali, trova il senso profondo delle sue manie salutiste: la paura di non essere accettata. Perché il segreto della forza sovrumana non sta negli addominali scolpiti, ma nei legami che riusciamo a instaurare.

 

#unadonnalgiorno

 

 

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