In Zimbabwe, la popolare attrice comica Gonyeti, nome d’arte di Samantha Kureya, è stata picchiata, umiliata e sequestrata da un gruppo di uomini che hanno fatto irruzione nella sua casa.
Dal suo letto d’ospedale, ha denunciato di essere stata costretta a spogliarsi e a bere acqua di fogna, prima di essere caricata su un furgoncino.
Lo stesso veicolo, secondo fonti di stampa e dell’opposizione, sarebbe stato usato negli ultimi giorni in dieci attacchi simili contro oppositori del governo di Emmerson Mnangagwa.
Per gli attivisti per i diritti umani, dietro le operazioni ci sono i servizi segreti.
È dovuta andare in giro per strada cercando dei vestiti dopo essere stata abbandonata.
È potuta tornare a casa solo quando qualcuno le ha lanciato dei vestiti dalla finestra.
Anche la sorella dell’attrice sarebbe stata picchiata, e i suoi bambini minacciati.
Lo scorso febbraio Gonyeti era stata arrestata per aver indossato l’uniforme della polizia in una gag.
Le era stato consigliato di non occuparsi di politica.
Le aggressioni sono avvenute mentre lo Zimbabwe è attraversato da nuove manifestazioni di protesta contro il caro vita e la repressione nei confronti delle opposizioni.