“La casa è un mortaio e la donna è un cereale. Come il mais sarai impastata, triturata, torturata, per fare la felicità della famiglia. Come il mais sopporta tutto, perché questo è il prezzo del tuo onore”.
Paulina Chiziane è la prima donna mozambicana ad aver scritto un romanzo, nel 1990. Viene considerata una delle voci più intense e originali della nuova letteratura africana, anche se continua a definirsi una raccontatrice di storie recuperate dalla ricca tradizione orale del suo paese. Durante la guerra civile, ha collaborato con la Croce Rossa nelle zone più colpite dal conflitto, oggi, coordina programmi di sviluppo per conto di organizzazioni internazionali. Paulina Chiziane è una scrittrice straordinaria: da donna nera doppiamente discriminata, per il genere e per la razza, la sua letteratura emerge e si diffonde in un contesto dove l’accesso all’istruzione è reso più difficile alla popolazione femminile, anche in epoca successiva all’Indipendenza.