Trotula de Ruggiero è stata la prima medica d’Italia, o comunque una delle prime “Mulieres Salernitanae”, le donne della Scuola Medica di Salerno.
Nacque nel XI secolo d.C. a Salerno, una delle città più attive e cosmopolite del Medioevo.
Apparteneva a una nobile casata che le consentì di frequentare importanti scuole e specializzarsi in medicina.
Fu studiosa e insegnante nella Scuola Medica.
Il suo obiettivo principale era alleviare i dolori delle donne durante il parto e migliorare gli standard di vita femminili promuovendo l’importanza della cura dell’igiene, di una corretta alimentazione e di una quotidiana attività fisica.
La sua opera più importante è il Trotula Maior, un compendio che suggerisce come curare con erbe e radici la maggior parte delle malattie, dalla scabbia al cancro.
Analizza le cause di sterilità e studia la posizione del feto.
Di fatto è una delle prime ginecologhe del Meridione.
In un’altra sua opera, suggerisce pozioni e decotti per abbellire le diverse parti del corpo, massaggi e bagni per migliorare lo stato fisico, per lei la bellezza era il segno di un corpo sano e della sua armonia con l’universo.
Per diversi anni a Trotula è stata negata la maternità del Trotula Maior, attribuito a un autore maschile.
Solo alla fine dell’Ottocento la sua esistenza e bravura furono finalmente riconosciute e accettate.