Sade è una cantante, compositrice, arrangiatrice e produttrice discografica britannica di origine nigeriana.
La sua musica fonde elegantemente elementi di soul, smooth jazz, R&B e pop.
È una delle artiste britanniche di maggior successo di tutti i tempi, icona di eleganza con il suo stile magnetico.
Con il rossetto rosso, i capelli pettinati all’indietro e gli orecchini a cerchio dorati, Sade è riuscita a crearsi un’immagine che va oltre le mode e che sempre affascina chi la guarda, negli anni ’80 come oggi.
Sade, all’anagrafe Helen Folasade Adu, è nata in Nigeria a Ibadan, il 16 gennaio 1959 da madre inglese e padre nigeriano.
A quattro anni, dopo la separazione dei genitori si trasferisce con la madre e il fratello in Gran Bretagna. Studia come stilista alla St. Martin’s School of Art di Londra, per un breve periodo ha lavorato come modella.
La moda, le sue origini africane e l’amore per la black-soul music costituiranno gli ingredienti base del suo stile e dell’immaginario evocato dalla sua musica.
Comincia come cantante di due gruppi funk, prima di fondare la band che porta il suo nome, Sade.
Il primo disco è Diamond Life del 1984, che vende oltre sei milioni di copie, diventando uno degli album di debutto più venduti degli anni ’80.
Un disco sofisticato fatto da persone che nella vita erano partite da posizioni svantaggiate e lottavano per farsi strada.
Il loro secondo album, Promise, del 1985 sale al numero uno nella UK Albums Chart e nella US Billboard 200. Venderà quattro milioni di copie soltanto negli Stati Uniti.
Debutta al cinema nel film Absolute Beginners del 1986, dopo altri cinque album, tutti dei grandi successi, la band è rimasta inattiva per 10 anni, durante i quali Sade ha cresciuto la figlia.
Il suo sesto album, Soldier of Love del 2010, vende oltre cinquanta milioni di copie e vince un Grammy Award.
La band si classifica al numero 50 sulla lista di VH1 dei “100 più grandi artisti di tutti i tempi“.
Nel 2002 Sade è stata insignita del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico per i servizi resi alla musica. Alla premiazione dichiara che il suo premio è stato “un grande gesto per me e tutte le donne nere in Inghilterra“.
Nel 2010 The Sunday Times la designa la migliore solista d’Inghilterra di tutti i tempi.
Nel 2012, l’artista si piazza al numero 30 della classifica delle “100 donne più grandi della musica” di VH1.
La sua enorme bellezza mai ostentata, il suo stile, che non ha mai ceduto alle mode del momento, le hanno sempre dato un’aura irraggiungibile e intoccabile. Un messaggio inequivocabile e potente da parte di una giovane donna nera che non appartiene a nessuno, si è fatta da sola, tiene a bada gli sguardi degli uomini, li distoglie e li controlla. È dotata di un riserbo che cela un misto di timidezza e forza, con un nucleo di acciaio che tiene insieme il tutto.
C’è tanta politica nelle sue canzoni. Come compositrice, Sade è un prodotto del realismo sociale degli anni ottanta. Cantava della regina Gezabele, che “non era nata con la camicia” ma che lottava ed era una sopravvissuta: “Ogni inverno era una guerra, diceva, voglio prendermi quello che è mio”. Slave song e Immigrant parlano di razzismo in modo esplicito: “Non sapeva cosa volesse dire essere nero / finché non gli concessero il cambiamento che chiedeva / ma senza volergli stringere la mano”.
L’intera carriera di Sade racconta una storia di precisione e minimalismo, dai capelli perfettamente pettinati all’indietro ai soli sei album pubblicati in 26 anni.
È una donna incredibilmente riservata, di rado concede interviste e evita i programmi di intrattenimento. Però va in tournée ogni volta che esce un album, perché le sue canzoni sul palco prendano vita.
Viene definita una reclusa perché sfugge la mondanità, il gossip, con l’eleganza che la caratterizza. Vive la sua vita senza fronzoli e sovraesposizioni, da vera regina quale è.
Per me, che ero un’adolescente quando ha cominciato a cantare, che con la sua musica sono cresciuta, ho cantato, ballato, amato, era e resta un’icona assoluta.
#unadonnalgiorno