Parlare liberamente: disimparare le bugie delle lingue dei padri.
Julia Penelope è stata una scrittrice, filosofa e linguista statunitense, femminista e lesbica.
Nata a Miami, in Florida il 19 giugno 1941, attiva sin da giovanissima, si definiva bianca, grassa e portavoce del malcontento della “marmaglia”.
Nel 1959 le venne chiesto di lasciare la Florida State University di Tallahassee a causa del suo orientamento sessuale. Venne successivamente espulsa, per sospetto lesbismo, anche dall’Università di Miami, dopo le indagini della Commissione Investigativa su Comunismo e Omosessualità.
Riuscì finalmente a laurearsi in inglese e linguistica presso il City College di New York nel 1966, con successivo dottorato in lingua inglese all’Università di Austin, Texas, nel 1971.
Ha insegnato per undici anni all’Università di Lincoln, eccelleva nella materia ma veniva esclusa dagli avanzamenti di carriera, sempre a causa delle sue aperte posizioni sul lesbismo.
Attivista e organizzatrice, Julia Penelope, ha partecipato alla prima conferenza della Gay Academic Union nel 1973 presso il City College di New York. È stata una delegata alla Conferenza Nazionale delle Donne a Houston, nel 1977, e ha partecipato alle riunioni di pianificazione che hanno portato alla fondazione dei Lesbian Herstory Archives.
Ha fondato diversi gruppi di attivismo, tra cui la Lincoln Legion of Lesbians e Lesbians for Lesbians.
È stata una delle prime studiose a tenere corsi di studi di genere, che includevano romanzi lesbici del ventesimo secolo e critica letteraria femminista.
Si è battuta per la visibilità delle donne lesbiche in ambito accademico, organizzando incontri e dibattiti all’università del Nebraska, facendo conoscere scrittrici e intellettuali che prima di allora non erano mai entrate in un ateneo.
Ha incoraggiato la diffusione, a Lincoln, della rivista femminista lesbica Sinister Wisdom. Nel 1977, al convegno della Modern Language Association di Chicago, organizzò il panel “Lesbian Languages and Literatures” con Mary Daly, Audre Lorde, Judith McDaniel e Adrienne Rich come relatrici.
Nel 1988, ha curato la prima antologia sul separatismo lesbico For Lesbians Only: A Separatist Anthology.
Nella sua biografia in Lesbian Histories and Cultures: An Encyclopedia del 2000, si racconta la sua controversa posizione all’interno del movimento.
Seminando dietro di sé stuoli di nemici e nemiche, ha smesso di scrivere di tematiche di genere e si è trasferita a Lubbock, in Texas, dove ha intrapreso la carriera di lessicografa freelance e redattrice di testi per riviste commerciali.
Il suo programma si focalizzava, oltre che sui diritti umani, sulla protezione e tutela dell’ambiente e sull’opposizione alla guerra contro l’Iraq.
È morta il 19 gennaio 2013 in Texas a 71 anni.
Julia Penelope ha scritto decine di libri e documenti sulle tematiche di genere, è stata la prima a portare avanti alcune istanze nella narrazione pubblica, eppure, in Italia, praticamente, sulla sua storia, il suo contributo alla visibilità e alla letteratura lesbica, viene praticamente ignorato.
Per scrivere questo articolo ho dovuto tradurre dall’inglese attingendo dalle pochissime fonti reperibili sul web.