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Cicely Tyson una lunga carriera e militanza

Cicely Tyson

Cicely Tyson attrice teatrale, cinematografica e televisiva, esempio e ispirazione per intere generazioni di uomini e donne nere.

Nacque a Harlem, New York, il 19 dicembre 1924 da una famiglia originaria dei Caraibi. I genitori si separarono quando aveva dieci anni e crebbe con la madre che le impartì un’educazione molto severa.

Dopo il diploma iniziò a fare la modella per la rivista Ebony, molto popolare tra le persone afroamericane. A 17 anni ebbe la sua unica figlia. Negli anni ’40 studiò all’Actor Studio. Il suo primo ruolo fu in “Frontiers of Faith” nel 1951. Sua madre, che disapprovava, la cacciò di casa.

Cicely Tyson è stata un’icona del movimento Black Is Beautiful, spesso immortalata regalmente con turbante e caftano sulle copertine delle riviste Ebony, Essence e Jet. Dagli anni ’60 ha spinto le donne nere a accettare la propria bellezza naturale, compresa la pettinatura afro.

Dal 1981 al 1989, è stata moglie del musicista jazz Miles Davis.

In settant’anni di carriera e militanza, Cicely Tyson è stata una pioniera che ha infranto le barriere della razza in tv, cinema e teatro. 

Diventata attrice per caso quando lavorava come segretaria per la Croce Rossa, non è mai scesa a compromessi nel suo lavoro.

Nonostante la forza crescente del movimento per i diritti civili negli anni ’60, c’erano poche parti importanti per le attrici nere.

Nel 1972 ebbe il ruolo da protagonista che aspettava da tanto nel film “Sounder” che le valse una nomination agli Oscar. Fu Rebecca, una donna la cui straziante bellezza è nel lavoro e nella povertà, moglie di un mezzadro della Louisiana imprigionato nel 1933 per aver rubato cibo per i suoi figli.

La storia di Sounder fa parte della nostra storia, una testimonianza della forza dell’umanità“, dichiarò Cicely Tyson al New York Times dopo le recensioni entusiastiche e la sua nomination come migliore attrice. “La nostra intera eredità nera è quella della lotta, dell’orgoglio e della dignità. La donna nera non è mai stata mostrata sullo schermo in questo modo prima“.

Nel 1974, sbalordì con la sua interpretazione, vincitrice di un Emmy Award, di un’ex schiava nello speciale della CBS “The Autobiography of Miss Jane Pittman”.

È stata poi la madre di Kunta Kinte in “Radici” nel 1977; ha vestito i panni di  Coretta Scott King nel 1978; della grande Harriet Tubman in “A Woman Called Moses” nello stesso anno; e della maestra di Chicago dedita ai bambini poveri in “The Marva Collins Story” (1981). Indimenticabile nel film “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno”.

Ha ricoperto più di 100 ruoli cinematografici, televisivi e teatrali, inclusi alcuni tradizionalmente riservati alle attrici bianche. Ha vinto tre Emmy Awards e molti premi per l’impegno profuso per donne e diritti umani.

Da sempre impegnata nella lotta contro il razzismo e per la giustizia sociale, ha spesso rifiutato ruoli che riteneva perpetuassero cliché razziali, come serve o prostitute. Esortava colleghe e colleghi a fare lo stesso. Era fortemente critica nei confronti di opere che consideravano i personaggi neri criminali, servili o immorali senza rappresentarli con dignità.

A 88 anni è diventata la persona più anziana a vincere un Tony Award, per il suo ruolo a Broadway nel 2013 in un revival di “The Trip to Bountiful”.

È stata ambasciatrice per l’Unicef ​​nel 1985-86 e coinvolta in molti enti di beneficenza, cose che non ha mai amato pubblicizzare.

Nel 2016, Barack Obama le ha conferito la Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile della nazione.

A 93 anni, ha vinto un Oscar alla carriera, è stata inserita nella American Theatre Hall of Fame nel 2018 e nella Television Hall of Fame nel 2020, anno in cui ha anche vinto un Peabody Award.

Tra le sue ultime interpretazioni una menzione speciale merita l’anziana Ophelia Harkness, madre di Annalise Keating ne Le regole del delitto perfetto. Il ruolo, di donna minuta in lotta quotidiana con la demenza senile, le è valso cinque nomination agli Emmy Awards.

Ha lasciato il mondo il 28 gennaio 2021, aveva appena compiuto 96 anni e dato alle stampe la sua autobiografia.

#unadonnalgiorno

 

 

 

 

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